Nuovo look per il ristorante della “Fattoria del Colle” di Trequanda, in Toscana, che trasforma la veranda in un ambienteshabby chic (ossia “trasandato chic”, uno stile che sembra essere dimesso e un po’ abbandonato a se stesso, ma che in realtà e molto curato!) e propone un calendario settimanale di piatti creati su misura per Brunello, Chianti, Orcia e Supertuscan. Insomma, un tour eno-gastronomico segnato da sette piatti per sette vini in sette sere, ovvero come un assaggio diverso al giorno possa togliere la noia di torno a tavola.
Donatella Cinelli Colombini insieme alla chef Roberta Archetti che, da oltre un anno, collabora con lei all’”Osteria della Fattoria del Colle”, hanno infatti studiato per i clienti una proposta originale affinché potessero degustare ogni sera un piatto diverso della tradizione locale abbinato a un grande vino: dal Brunello al Chianti Superiore, dall’Orcia ai Supertuscan. Fin qui niente di strano se non fosse che, diversamente dal solito, gli abbinamenti nascono “al contrario”, ovvero partendo dai vini, su cui si costruisce un menù sopraffino in grado di esaltare ogni sapore e ogni nota sensoriale del vino stesso.
Un gioco di assonanze e leggere contrapposizioni, quello tra i vini del Casato Prime Donne e della Fattoria del Colle e i piatti di Roberta Archetti, in grado di costruire una esperienza di grande effetto con quanto si ha nel piatto e nel bicchiere: sette piatti – dal maiale medievale di cinta senese alla carne di chianina, dal cacio pecorino alle lenticchie di Castelluccio – abbinati a Brunello, Chianti superiore, Orcia e Supertuscan che permettono ogni giorno un assaggio diverso e intrigante. Tra i vini, si può assaggiare due grandi eccellenze: il Brunello “Prime donne” 2010 e la Riserva 2008, raccontati da Florjan Canaj, giovane maitre dell’Osteria che racconterà virtù e piccoli aneddoti di ciascun piatto e ciascun vino.
Il programma esposto in una splendida cornice argento che troneggia nell’angolo della sala da pranzo, è il biglietto di benvenuto per chi vuole provare questa esperienza sensoriale: un programma perfettamente intonato all’”Osteria della Fattoria del Colle”, immersa nel verde della campagna toscana più intatta a pochi metri dal vigneto e dall’orto da cui provengono le verdure che arrivano in tavola.
I 7 piatti con i 7 vini vanno, quindi, a combinarsi con un programma settimanale di intrattenimenti per gli ospiti delle camere, gli appartamenti e le ville della “Fattoria del Colle”, insieme alle lezioni di cucina, le visite guidate nelle cantine, le degustazioni, le passeggiate nel bosco con archi e frecce, le piccole escursioni nei dintorni che arricchiscono i soggiorni insieme alle piscine, i percorsi di trekking e l’area benessere dove il vino è di nuovo protagonista con la vinoterapia e il massaggio di coppia.
Ecco il tour di sette giorni tutti da provare: il lunedì tocca ai pinci saltati in briciole di pane casereccio e gotino di Cinta senese su passatina di lenticchie di Castelluccio abbinati con il Chianti Superiore DOCG 2012; il martedì il Brunello 2010 accompagna il medaglione di filetto Chianino sfumato con Brunello al sentore di ginepro; mercoledì l’Osteria propone una ghiotta lombatina di cinghiale macerata al vino cotto con aroma di maggiorana su letto di fagioli di Sorana accompagnati dal Brunello DOCG Riserva 2008; il giovedì in tavola arrivano ravioli tradizionali con ripieno di pecorino di Pienza abbucciato e agnello nostrano aromatizzato al timo su vellutata di favette fresche oppure di spinaci freschi, in compagnia di un Orcia Doc Leone Rosso 2011. Poi arriva il week end a tutta carne: il venerdì una tagliata di cinta senese DOP marinata con rosato con verdure croccanti e abbinata all’IGT Supertuscan “Il Drago e le 8 colombe” 2010, mentre il sabato è servita una terrina di carne Chianina IGP con il suo paté di fegato avvolta nel lardo senese con glassa al Brunello “Prime Donne” abbinato allo stesso vino 2010. E poi domenica il gran finale con petto d’anatra muta in porchetta al finocchietto selvatico con scalogni fondenti, accompagnato da un ottimo Orcia Doc Cenerentola 2010. Insomma un forte legame tra vini e territorio nell’esaltazione del Made in Italy toscano.
di Leonzio Nocente
22 Luglio 2015