Le vendite dello spumante italiano all´estero nel 2017 hanno fatto segnare un record storico raggiungendo la ragguardevole cifra di 1,3 miliardi di euro, con un aumento del 14% in valore rispetto l´anno precedente. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base di una proiezione su dati Istat relativi al commercio estero, diffusa in riferimento al consuntivo dell´anno 2017 fornito dell´Osservatorio Economico Vini Effervescenti Spumanti Italiani (Ovse).
Fuori dai confini nazionali i consumatori più appassionati sono gli inglesi che non sembrano essere stati scoraggiati dalla Brexit e nel 2017 sono stati il primo mercato mondiale di sbocco dello spumante italiano: il valore delle bottiglie esportate ha fatto registrare un aumento del 12%, di gran lunga superiore agli Stati Uniti d´America, che crescono comunque del 15%. In posizione più defilata si trova la Germania con un incremento comunque interessante dell´8%.
Nella classifica delle bollicine italiane preferite nel mondo ci sono tra gli altri il Prosecco e l´Asti il Franciacorta, che ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne francese.
Nonostante ciò, risulta ancora molto elevato il differenziale di prezzo medio per bottiglia rispetto alle bollicine transalpine che spuntano quotazioni medie molto superiori. A pesare è il fatto che, con il successo, crescono anche le imitazioni in tutti i continenti, a partire dall´Europa, dove sono in vendita bottiglie di Kressecco e di Meer-Secco prodotte in Germania che richiamano palesemente (è l´italian sounding) al nostrano Prosecco, venduto addirittura sfuso alla spina nei pub inglesi.
di Massimiliano Baggio
14 Febbraio 2018