Anche il Trentino, patria di nobili vini, vede una vendemmia 2015 all’insegna dell’ottimismo. Dopo la produzione limitata del 2014, la vendemmia 2015 sarà soddisfacente sia in termini quantitativi sia qualitativi. A dirlo sono gli esperti della Fondazione Edmund Mach nel corso di un incontro pre-vendemmiale organizzato dalla sezione trentina dell’Associazione enologi. All’appuntamento. nell’aula magna di San Michele all’Adige, introdotto dal presidente AEI, Fabio Toscana, e dal presidente del Consorzio vini del Trentino, Alessandro Bertagnoli, hanno partecipato numerosi operatori del settore. La raccolta dell’uva, che comincerà questo fine settimana con le basi spumante, ha potuto beneficiare di un’annata con condizioni climatiche favorevoli, senza particolari problemi fitosanitari.
“Le prospettive sono ottime. I rossi si avvantaggiano del caldo e della luminosità, mentre per i bianchi, ormai in dirittura di vendemmia, le ultime notti fresche sono state un toccasana”, è stata la sintesi di Fabio Toscana, presidente dell’Associazione enologi, sezione trentina.
Il presidente del Consorzio vini del Trentino, Alessandro Bertagnoli, ha toccato il tema della sostenibilità. “Dobbiamo coltivare in modo rispettoso del produttore, del consumatore e dell’ambiente, puntando a trasformare la provincia in un’isola biologica. In quest’ottica, sono molto compiaciuto della direzione intrapresa dalla Fondazione Mach”, ha detto.
Dalle analisi degli esperti è emerso che il 2015, caldo e asciutto, si colloca esattamente agli antipodi rispetto al 2014, piovoso e freddo. Il germogliamento quest’anno è stato uniforme e precoce, con fioritura anticipata nell’ultima decade di maggio. Gli unici eventi meteorologici rilevanti hanno riguardato la Vallagarina, dove le zone di Loppio e Mori a metà giugno sono state danneggiate dalla grandine. La siccità (350 mm di pioggia da inizio anno) è stata invece combattuta con efficacia grazie all’irrigazione di soccorso.
Sotto il profilo della difesa fitosanitaria, le infezioni da peronospora sono state poco virulente e anche l’oidio è stato tenuto sotto controllo. Allo stato attuale la sanità dei grappoli è ottima, anche grazie al meticoloso lavoro di sfogliatura e distensione dei grappoli effettuato dagli agricoltori trentini. L’aspetto, sempre legato alle temperature elevate, che più preoccupa gli enologi è la diminuzione della dotazione di acido malico nei vigneti più anticipati. In ogni caso le previsioni di qualità rimangono ottime per i vini bianchi, in particolare Chardonnay e Pinot grigio.
Per quanto riguarda la produzione, è previsto un aumento quantitativo del 15%. In totale nelle prossime settimane verranno raccolti poco meno di 1,2 milioni di quintali di uva. Se il tempo di fine di agosto si manterrà stabile, si potranno vendemmiare uve mature con la giusta concentrazione zuccherina.
di Eleonora Albertoni
21 Agosto 2015