I vini da investimento si riavvicinano a valori record del 2011. Nel corso dell’anno, infatti, il mercato dei vini da investimento ha continuato a crescere, riavvicinandosi pian piano ai livelli record del 2011, quando il boom dei collezionisti cinesi portò prezzi e quotazioni a livelli mai visti. A misurare la “reconquista” verso i valori del 2011 da parte delle etichette più blasonate di tutto il mondo è “Liv-Ex”, riferimento mondiale per l’andamento del mercato secondario del vino.
In particolare, come spiega il quotidiano on line “WineNews”, il “Liv-Ex 1000”, indice che traccia i prezzi medi di 1.000 etichette di tutto il mondo, ha messo a segno l’ennesimo mese consecutivo di crescita (+3,4% in luglio) attestandosi a 273,3 punti, vicinissimo ai 279,7, la quota più alta mai toccata, raggiunti proprio a luglio 2011, con una crescita, nei 12 mesi, dell’11,18%.
Una performance, spiegano a “Liv-Ex Blog”, spinta anche dall’indebolimento della sterlina dopo il voto a favore della “Brexit”, che ha incentivato gli investimenti dei buyer grazie ad un tasso di cambio migliore sia nei confronti del Dollaro che dell’Euro.
Secondo “WineNews”, ciò che conforta di più è la crescita nel medio periodo che ha coinvolto tutti i sottoindici del “Liv-Ex 1000”, nell’ultimo anno tutti in positivo: dal “Liv-Ex Bordeaux 500”, che mette insieme tutte le ultime 10 annate dei più importanti nomi di bordolesi, a +12,7%, al “Bordeaux Legends” (ossia la selezione delle migliori vecchie annate a partire dal 1982), a +11,6%, dal “Burgundy 150” (le ultime 10 annate fisiche dei nomi migliori di Borgogna), a +12,7%, passando per lo “Champagne 50” ed il “Rhone 100” (composti dalle ultime 10 annate fisiche delle etichette più importanti dei due territori), rispettivamente a +7,9% e +3,5%.
Progressi di tutto rispetto anche per il “Made in Italy 100” (il sottoindice che mette insieme le ultime 10 annate fisiche di Masseto, Ornellaia, Sassicaia, Solaia, Tignanello, Barbaresco e Sori’ Tildin di Gaja, Barolo Vigne di Luciano Sandrone, Redigaffi di Tua Rita e Guado al Tasso di Antinori), che nel corso di quest’anno fa segnare un +6,5%, e un +5,8% negli ultimi 12 mesi.
di Leonzio Nocente
16 Agosto 2016