Presentarsi uniti per rilanciare i valori e la cultura enologica del nostro Paese. È questa l’idea da cui nasce la “Consulta nazionale del vino italiano”, progetto che ha appena mosso ufficialmente i primi passi su iniziativa di Onav, l’Organizzazione nazionale assaggiatori di vino, e che riunisce i rappresentanti della maggiori associazioni del comparto vitivinicolo nazionale, allo scopo di riflettere su alcune tematiche di scottante attualità.
La “Consulta nazionale vino italiano” si propone di affrontare concretamente i problemi del settore a 360 gradi divenendo, per il consumatore, un punto di riferimento per tutto ciò che concerne la conoscenza del mondo enologico e, al contempo, di essere elemento propositivo di interventi sul fondamentale tema dell’ educazione al consumo.
Grazie all’adesione al progetto di una larghissima rappresentanza di associazioni, tra cui Onav, Agivi, Ais, Aspi, Associazione nazionale Le Donne del Vino, Movimento Turismo del Vino, Fisar, Fivi e SlowFood, sono state gettate le basi di quello che sarà un lungo percorso di sensibilizzazione nei confronti delle istituzioni e dei consumatori.
Ognuna delle associazioni presenti ha, infatti, per propria natura, diversi approcci e finalità. Fondamentale è perciò trovare un linguaggio e uno scopo comune, che consenta di approntare un piano di lavoro ben definito, che possa essere sottoposto alle istituzioni.
Il primo punto su cui si concentrerà il lavoro della “Consulta nazionale vino italiano” sarà l’introduzione di un’appropriata istruzione sulla vite e sul vino, sullo stile di alimentazione mediterraneo, in cui fondamentale è l’abbinamento cibo-vino, e sul valore del territorio vinicolo italiano, della sua storia e della sua gastronomia già nel percorso scolastico, come avviene in altri Paesi dell’ Unione europea.
Di primaria importanza, come si osserva, è infatti l’avvicinamento del consumatore al mondo del vino, alla sua storia millenaria e ai suoi valori perché solo attraverso la ‘conoscenza’ si potrà dare nuovo respiro al comparto, valorizzando quella tipicità e unicità del prodotto vino così strettamente legata al territorio e alla cultura del gusto italiano”.
La “Consulta nazionale vino italiano” è aperta a nuove adesioni da parte di associazioni e istituzioni e già in un futuro prossimo si prevede l’ ampliamento dei partecipanti con alcune altre importanti presenze.
di Patrizia Tonin
8 Maggio 2015