Un vivace sole autunnale regala una luce straordinaria ai vigneti di Vallepicciola, una splendida azienda agricola che si estende per 182 ettari, di cui 65 vitati, sul versante orientale di Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena, zona del Chianti Classico.
A dare il benvenuto ai lavori odierni di WRT / Wine Research Team, il padrone di casa, Bruno Boffo, orgoglioso ed emozionato dagli illustri ospiti oggi in Cantina. Apre la mattinata Vincenzo Tassinari, Presidente di WRT, che ha ricordato lo spirito associativo che contraddistingue questa innovativa rete d’impresa, dedicata alla ricerca in enologia, che annovera oggi già 33 Cantine di tutta Italia.
Segue la presentazione di Nicola Biasi, Coordinatore Tecnico di WRT, che ha illustrato il nuovo sito web, gli sponsor e le nuove cantine aderenti al programma di ricerca. Un momento emozionante le immagini di Villa Sandi, di Giancarlo Moretti Polegato, che ha ospitato lo scorso luglio il I° Forum Internazionale WRT. A chiudere la parte introduttiva il Dr. Riccardo Cotarella, fondatore e Deus ex machina di WRT, fautore da sempre della viticoltura di precisione: “non solo una prateria inesplorata, direi pianeti da scoprire per migliorare la nostra viticoltura, dove coniugare in primis sostenibilità e costi aziendali. Obiettivo principe di tutti noi è il risultato di grande qualità a costi contenuti, e dunque competitivi”.
A Falesco già in sperimentazione la micro ossigenazione e macro ossigenazione che può essere implementata sia nei serbatoi, sia nelle singole barriques con l’applicazione di tavole di legno di ben 8 differenti tipologie. Scopo di questa sperimentazione è il mantenimento dei rossi, nel colore in primis, senza perdere struttura, rotondità, pienezza.
Seguono poi le relazioni scientifiche. Ad aprire le danze il celeberrimo Prof. Attilio Scienza, Docente di Enologia all’Università Statale di Milano, a parlarci di zonazione, allo scopo di meglio tutelare e valorizzare il patrimonio delle aziende vitivinicole italiane, individuando cause del deperimento precoce dei vigneti. Del resto è sempre più critica per le Cantine la diminuzione progressiva della produzione e la morte prematura delle piante. La zonazione ci da in anticipo gli elementi per prevedere e dunque prevenire il deperimento anticipato dei nostri vigneti: “in Italia, in questi anni, molto si è investito in marketing ma poco nei vigneti. I vigneti italiani stanno invecchiando rapidamente e si sta riducendo la produzione per ettaro. Prevenire è meglio che curare. La miglior prevenzione consiste nel creare piante equilibrate e la viticoltura di previsione è lo strumento più efficace. I migliori risultati si ottengono quando si conoscono le caratteristiche dei terroir attraverso la zonazione vinicola”.
Segue l’intervento del Dr. Luca Toninato e Giovambattista Simone di Lorenzo di AGER, a proposito di potatura di produzione: “Obiettivi della potatura sono: preservare la vitalità delle piante; mantenere costante la produzione; raggiungere i fini qualitativi prefissati; equilibrare l’apparato aereo con quello radicale ed anche l’attività vegetativa con quella produttiva delle piante; organizzare la chioma evitando condizioni microclimatiche sfavorevoli”.
A parlare poi di Tecniche Innovative di Appassimento delle uve dell’Amarone per la qualità e la tipicità il Prof. Fabio Mencarelli dell’Università della Tuscia “in collaborazione con l’azienda Montezovo abbiamo proceduto alla defogliazione al fine di produrre grappoli spargoli adatti all’appassimento, mentre in cantina sperimentale con la collaborazione della Falesco abbiamo fatto la macerazione delle uve in cella frigorifera con l’obiettivo di migliorare l’estrazione degli aromi in uve bianche e in collaborazione con il prof. Ruzzi e Valentini, abbiamo fatto delle sperimentazioni attraverso DNAchip per la gestione e il controllo della qualità nella filiera vitivinicola per il monitoraggio dei microrganismi”.
Il Prof. Riccardo Valentini affronta il tema di Clima e Viticoltura: “Partendo dal Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti climatici abbiamo fatto diversi studi che si basano su Big data analisystic che permettono proiezioni climatiche regionali e nazionali utili per prevedere precipitazioni o bollettini per poi intervenire in cantina e sui vigneti”.
Il Dr. Eugenio Sartori chiude i lavori spiegando i Vitigni Resistenti: “Da diversi anni vengono fatti studi sui vitigni resistenti alla peronospera e allo iodio, come Vivai Cooperativi Rauscedo stiamo affrontando la loro diffusione e come si valutano per le loro caratteristiche al fine di iscriverli nel Catalogo Nazionale”.
Dulcis in fundo, Eleonora Guerini del Gambero Rosso insieme a Riccardo Cotarella ci guidano a degustare i primi risultati di questo straordinario WRT con sauvignon, merlot, sangiovese e cabernet, tradizionali e resistenti.
A chiudere il menù degustazione del ristorante La Colonna dello splendido hotel Le Fontanelle, che ci ha superbamente ospitato in questi giorni.
di Patrizia Marin
30 Ottobre 2016