Conoscere il vino è non solo apprezzarlo ma anche berlo responsabilmente. “Il vino è storia e tradizione. Se studiato fin dalle scuole medie può formare i giovani al consumo moderato e nobile e, quindi, alla riscoperta del gusto. Assieme al settore vitivinicolo europeo, l’Unione Italiana Vini ha promosso un progetto e un movimento informativo/formativo per diffondere i veri valori legati al mondo del vino che non possono prescindere da un consumo consapevole e responsabile”, ha detto Domenico Zonin, presidente di Unione Italiana Vini (UIV) che ha promosso a Roma, nella sede Mipaaf, una tavola rotonda tra le organizzazioni professionali, medici, antropologi, nutrizionisti ed esperti sul tema “Vino e salute” con la partecipazione del viceministro alle Politiche agricole Andrea Olivero, nonché dei senatori Andrea Mandelli (Fi-Pdl), Dario Stefano (Sel), Leana Pignedoli (Pd).
“Le tematiche dei costi sociali e delle devianze di consumo alcolico scorretto è innanzitutto un nostro problema”, ha sottolineato Zonin, “perché banalizza il prodotto-vino. Si tratta di una sfida sul piano culturale per un settore, quello vitivinicolo, che per volumi di export e appeal internazionale è la portaerei dell’agroalimentare”.
Il presidente dell’UIV ha inoltre presentato un nuovo logo, un simbolo associativo, un adesivo che afferma “Bevi responsabilmente”, in linea con gli obiettivi del progetto europeo “Wine in Moderation” (Wim), di cui l’UIV è capofila per l’Italia.
“Al ministro Martina”, ha detto ancora Zonin lanciando un appello, “chiediamo di farsi portavoce presso il Governo, della necessità di inserire all’ interno dei percorsi scolastici delle scuole medie e delle superiori, tra le materie di insegnamento, la storia del vino declinata come prezioso fattore di cultura, per trasferire ai giovani una nuova modalità di consumo legata alla riscoperta del gusto e non, come sta avvenendo, alla ricerca dello sballo”.
“Con questa iniziativa”, ha aggiunto da parte sua Sandro Sartor, coordinatore del tavolo di lavoro ‘vino e salute’ dell’UIV, “abbiamo voluto dimostrare, in quanto genitori e al contempo produttori di prodotti che significano socialità e cultura, che è costruttivo parlare delle relazioni tra una corretta educazione alimentare e un consumo moderato e consapevole di vino, superando i preconcetti legati ad esso legati. Va diffusa tra i ragazzi e nelle famiglie una cultura della responsabilità”’.
di Patrizia Marin
13 Marzo 2015