Evento speciale di promozione del Made in Italy a Baku, la capitale dell’Azerbaijan, dove Visionnaire e Maserati si sono uniti in una serata d’eccezione per celebrare la loro nuova collaborazione. Con una “Maserati Ghibli” e una “Maserati Quattroporte” ad accogliere gli ospiti nello showroom di Visionnaire nella capitale azera, e il dj set di Elio Sanchez, gli ospiti hanno preso parte ad una notte tutta Made in Italy, allietata da cibo e vino del Bel Paese, con il patrocinio dell’ambasciata italiana in Azerbaijan.
“Siamo contenti di partecipare a questo evento promozionale delle eccellenze del Made in Italy che mostra come l’Italia sia ben conosciuta e apprezzata in Azerbaijan”, ha affermato a tale proposito l’ambasciatore italiano Giampaolo Cutillo.
“Le relazioni politiche ed economiche tra i nostri due Paesi”, ha aggiunto “sono assolutamente rafforzate dalla crescente interazione tra il business italiano e azero”.
Grande soddisfazione per la collaborazione con Maserati è stata espressa anche da Mohammed Huseynov, direttore di Visionnaire a Baku, che ha esaltato il connubio tra lusso, stile e sport che l’azienda italiana automobilistica rappresenta.
L’Azerbaijan è uno dei Paesi a maggiore tasso di crescita fra quelli dell’ex URSS. Negli ultimi anni, l’Azerbaijan ha realizzato tassi di crescita “cinesi”, raggiungendo tra il 2006 e il 2008 una performance di crescita a due cifre (in media del 20% e con punte del 34%).
Anche dopo la crisi economica internazionale, la crescita è proseguita, sebbene con minore vigore: nel 2010 è stato registrato un tasso di crescita del PIL pari al 5%, sceso nel 2011 all’1% e risalito nel 2012 al 3,8%. Il rapporto debito pubblico/PIL, stimato nel 2011 al 5,5%, è salito a 6,3% nel 2012, mentre il rapporto deficit/PIL si è attestato al -19.1% nel 2011 e al -20,9 nel 2012.
Da cinque anni l’Italia è il primo partner commerciale dell’Azerbaijan. Il volume dell’interscambio bilaterale nel terzo trimestre 2012 è stato pari a 5,5 miliardi di euro; nel 2011 è stato di oltre 8,5 miliardi di euro (in netto aumento al 2010) con un saldo (negativo per l’Italia) di circa 7,8 miliardi (-4,2 miliardi nel 2010).
I principali clienti dell’Azerbaijan sono stati nel 2011: Italia (9,340 miliardi di dollari/ 8,5 miliardi di euro), Francia (4 miliardi di dollari), Stati Uniti (1,8 miliardi di dollari), Russia (1,1 miliardi di dollari), Indonesia (913 milioni di dollari), Ucraina (909 mld dollari), Israele (817 mld dollari).
I maggiori fornitori dell’Azerbaijan sono stati nel 2011: Turchia (1,2 miliardi di dollari), Russia (1,1 miliardi di dollari), Germania (677 milioni di dollari), seguono USA, Cina, Ucraina, Regno Unito, Kazakistan. L’Italia è stata il 9° fornitore dell’Azerbaijan. Nel 2012 la classifica dei principali clienti del Paese è stata invece la seguente: Italia (5,5 miliardi di dollari pari al 23% del totale), India (1,8 miliardi di dollari- passata dalla 16° alla 2° posizione), Francia(1,7 miliardi di dollari), Indonesia (1,7 miliardi di dollari), Israele (1,6 miliardi dollari), USA (1,6 mld), Germania (964 mln), Russia (954 mln).
Ottima performance è stata registrata nel 2011 nel settore degli investimenti, cresciuti del 197%, per un valore di 12,8 miliardi di euro. Di questi, 2,5 miliardi (20% del totale) sono stati investimenti diretti esteri (IDE). I restanti 10,3 miliardi di euro sono stati investimenti provenienti da fondi governativi (80% del totale). Il totale degli investimenti nel settore non petrolifero, nel 2011, è ammontato a 7,3 miliardi di euro, superando il valore degli investimenti nel settore petrolifero. Circa il 60% del totale degli investimenti è stato destinato al settore delle infrastrutture e delle costruzioni.
Al primo posto nella classifica dei Paesi investitori si colloca il Regno Unito (1,12 miliardi di euro, pari al 44% del totale IDE), seguito Stati Uniti (360 milioni di euro, pari al 14,4% del totale IDE), Giappone (222 milioni di euro, pari al 9% del totale IDE), Norvegia (5% totale IDE), Repubblica Ceca (4%), Turchia (4%), Francia (1,8%), Corea (1,1%). L’Italia si è posizionata al 9° posto con 360 mila euro, pari a meno dello 0,1% del totale IDE.
di Dario de Marchi
15 Maggio 2015