È abruzzese uno dei miglior oli agrumati del mondo. Reca con sé le essenze e le caparbie tinte mediterranee della terra d’Abruzzo, il successo dell’azienda “Agrumato Srl“, della famiglia Ricci, di Lanciano (Chieti), al “Los Angeles 2017 – international extra virgin olive oil competition”, concorso internazionale sugli oli extra vergine di oliva, giunto alla 18esima edizione. Si tratta della massima competizione negli Stati Uniti e della quinta a livello internazionale e riunisce i migliori oli del mondo per celebrarne i più elevati standard di integrità, qualità e professionalità.
Al concorso, quest’anno, hanno partecipato centinaia di produttori da Argentina, Australia, Cile, Cina, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Giappone, Marocco, Portogallo, Sud Africa, Tunisia, Turchia, Uruguay e Usa.
E’, in questo caleidoscopio di sapori, l’agrumato al Limone dell’azienda frentana ha conquistato tre medaglie d’oro: “Best of Show Flavored“, “Best of Class Awards“, “Gold Medal Flavored“. “Miglior prodotto della manifestazione”, dunque, “Miglior condimento italiano” e “Miglior olio di categoria”. Mentre l’agrumato al mandarino si è accaparrato l’argento. “Si tratta – dice Francesco Ricci, titolare di “Agrumato Srl” – di uno dei più prestigiosi riconoscimenti a livello mondiale. Le produzioni olivicole d’eccellenza vengono valutate con un panel test cieco da un pool di giudici severissimi”.
Un’affermazione che premia tutto il comparto olivicolo abruzzese. “E la nostra meravigliosa regione”, ha dichiarato Ricci, della famiglia dei produttori, “che va tutelata da politiche ambientali scellerate che minacciano colture e territori di pregio, in grado di produrre eccellenze alimentari apprezzate e ricercate ovunque”.
L’agrumato” è la storia della famiglia Ricci si fondono in un legame indissolubile. Un’innovazione che in oltre 25 anni ha generato un vero e proprio trend nell’ambito dei prodotti oleari. Condimento unico, perché ottenuto dalla contemporanea molitura di olive ed agrumi interi freschi; nasce dall’incontro fra le olive della varietà Gentile delle colline abruzzesi ed i limoni della Costa dei Trabocchi.
Il sistema di produzione prevede che i due frutti vengano macinati insieme. Le parti liquide ottenute dopo la fase di spremitura a freddo (acqua, olio e succo dell’agrume prescelto), vengono poi centrifugate, separando l’acqua ed i succhi, dall’olio, che si modifica quindi solo nella frazione aromatica, trattenendo il profumo dell’agrume utilizzato.
I tempi di lavorazione sono elaborati e lenti, e con rese di olio notevolmente inferiori al normale (circa il 30% in meno), quindi e’ un olio prezioso.
Le produzioni della famiglia Ricci sono conosciute soprattutto all’estero , dove dal 1992 viene venduto più del 90% degli oli, in 19 Paesi. “All’epoca”, ha ricordato Francesco Ricci, “da autentici pionieri, abbiamo fatto la scelta dell’internazionalizzazione“.
Una strategia che ha consentito subito all’azienda abruzzese di arrivare ad essere fornitori della White House (Casa Bianca) per tutto il periodo della presidenza Clinton.
“Nel secondo pranzo di insediamento, le nostre bottiglie di agrumato al Limone erano sul tavolo dei potenti della terra. Un ‘endorsment’ che ci ha permesso di arrivare davvero nei migliori negozi e di fornire i ristoranti dei migliori chef del mondo. Tutto ovviamente grazie alle particolarità delle nostre produzioni e alla qualità senza compromessi”, ha ribadito Ricci.
di Valentino Vilone
10 aprile 2017