Soccorso legale per i viaggiatori vittime delle distorsioni dei voli aerei. Se il volo è in ritardo o è stato cancellato o, ancora, si è vittime dell’overbooking c’è ora chi si occupa dei risarcimenti. Le leggi europee, infatti, tutelano i diritti dei passeggeri e se finora intraprendere un’azione di rimborso è stato troppo spesso lungo e faticoso, da oggi basta rivolgersi a Claimit.eu. La società belga che fornisce tutti i servizi legali al passeggero perché abbia la giusta ricompensa per il ritardo o la cancellazione del proprio volo è infatti sbarcata anche in Italia. La presentazione a Roma è avvenuta alla presenza di Patrick Vercauteren Drubbel, ambasciatore del Belgio in Italia, da parte di Ralph Pais, amministratore delegato e fondatore della start-up belga, affiancato da Abraham Moszkovicz, suo consulente legale.
L’iniziativa è nata nel 2012 da un’intuizione di Pais il quale decise di esaminare con attenzione i diritti dei passeggeri dei voli. I risultati furono sorprendenti: erano circa 3 miliardi di euro a non essere reclamati in Europa dai passeggeri degli aerei, perché solo il 7% dei viaggiatori rivendica i propri diritti.
Il sito Claim.it si impegna a tutelare quei passeggeri ignari dei propri diritti e non si avvale solo degli specialisti legali dell’azienda, ma lavora a stretto contatto con studi legali di elevata reputazione nella maggior parte delle capitali europee.
“Secondo la legge europea”, ha spiegato Pais, “i passeggeri i cui voli hanno subito più di tre ore di ritardo, sono stati cancellati o sono andati in overbooking, hanno diritto a un risarcimento pari a 250, 400 o 600 euro a seconda della tratta aerea. L’ammontare di tali risarcimenti è fisso, indipendentemente dal costo del biglietto”. In particolare, se la tratta è fino a 1.500 km si ha diritto a 250 euro. Se la tratta è compresa tra i 1.500 e i 3.500 km il rimborso previsto è di 400 euro e se è superiore ai 3.500 km si ha diritto a 600 euro.
“Le norme hanno anche effetto retroattivo”, ha spiegato il fondatore di Claim.it, “a seconda del Paese: in Italia si può fare reclamo entro 3 anni, in Gran Bretagna entro 6 anni, in Belgio entro un anno. Il rimborso si applica ai voli provenienti da qualsiasi aeroporto o se il volo atterra in uno scalo europeo, purché in quest’ultimo caso, si tratti di una compagnia aerea europea”.
Ed ha aggiunto che “per i privati ottenere il rimborso è più difficile, ma con noi le compagnie aeree si comportano in maniera differente e spesso il rimborso è immediato”. Basti pensare che gli italiani possono ancora reclamare 270 milioni di euro iscrivendosi semplicemente sul sito della società (www.claimit.eu). Sono infatti 1,1 milioni gli italiani che erano presenti su uno degli 8.400 voli che, negli ultimi tre anni, hanno subito più di 3 ore di ritardo o che sono stati cancellati. Il 97% di questi non ha sporto reclamo per essere rimborsato.
“In caso di rimborso”, ha sottolineato Pais, “la nostra commissione è pari al 25% della cifra rimborsata. Se il reclamo dovesse andare male il passeggero non dovrà pagare nulla”. Una eventualità, ha messo in evidenza Moszkovicz, molto rara “visto che abbiamo il 92% di successi”.
di Leonzio Nocente
8 Luglio 2016