Parla italiano un nuovo brevetto internazionale per il recupero dei materiali preziosi contenuti nelle schede elettroniche dei computer. L’idea geniale, infatti, compie nuovi passi in avanti grazie ad una nuova invenzione dell‘ENEA. Si tratta di un brevetto appena depositato (patent application RM2015A000064 del 12 febbraio 2015), strettamente collegato ad un precedente brevetto (p. a. RM2013A000549), relativo al recupero di materiali quali oro, argento, rame, etc. attraverso un processo chimico (per il quale è stata anche depositata domanda di internazionalizzazione PCTIB2014065131).
Sulla base di questo nuovo brevetto, informa l’ENEA, è in corso di realizzazione un prototipo con finanziamento del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, che andrà ad integrare l’impianto dimostrativo ROMEO (Recycling Of MEtals by hydrOmetallurgy) in via di realizzazione al centro ENEA della Casaccia (Roma), a cura dell’Unità Tecnica Tecnologie Ambientali .
Il prototipo è costituito oltre che da un innovativo sistema di separazione tra solidi e liquidi, anche da un reattore, da un sistema di carico ed da un sistema di agitazione di geometria appositamente studiata per il trattamento delle schede elettroniche e sarà in grado di trattare fino a 150 kg di schede elettroniche al giorno.
Questa tecnologia è già stata presentata in Cina nell’ambito del progetto “China-Italy Green Exchange 2015” (CIGEX) ed è stata anche oggetto di un progetto di fine corso dell’Executive Master MBA della Business School di Bologna.
“Le schede elettroniche sono un valore e il business è di potenziali dimensioni mondiali”: con questa motivazione il lavoro ‘Urban Mining’, nato in collaborazione tra un gruppo di studenti del Master e l’ENEA, si è aggiudicato il primo premio nell’ambito dei progetti di fine corso del Master lo scorso 28 marzo. Fabrizio Fuschillo, Francesco Maione, Alessandro Severi, Roberto Lenzotti, Michele Perri e Giulio Fregni hanno chiesto all’ENEA di poter elaborare un business plan per valutare la possibilità di investire nel settore dei RAEE, ossia i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, quale opportunità di crescita sostenibile.
“Gli aspiranti imprenditori hanno messo a punto una strategia finanziaria e proposto la nascita di un’impresa dedicata alla gestione dell’impianto per il recupero di metalli da schede elettroniche”, ha spiegato Danilo Fontana, ricercatore ENEA del Laboratorio Ecoinnovazione dei sistemi produttivi dell’Unità Tecnica Tecnologie Ambientali. “Le aziende stanno dimostrano grande interesse per questo sistema e diversi imprenditori presenti alla premiazione, hanno già manifestato il loro interesse nel finanziare una start up di questa natura”, ha aggiunto il ricercatore.
di Patrizia Tonin
12 Aprile 2015