Una piattaforma tecnologica avanzata per accrescere la sicurezza e la capacità di gestire le emergenze – da eventi naturali o altro – che possano colpire i centri urbani, con particolare attenzione alle infrastrutture più critiche come le reti di energia, telecomunicazioni e acqua. Al progetto sta lavorando l’ENEA, in collaborazione con Roma Capitale, nell’ambito dell’iniziativa internazionale “100 Città Resilienti”, promossa dalla Fondazione Rockefeller.
L’obiettivo è di sviluppare tecnologie e strumenti di analisi e previsione in grado di accrescere la sicurezza e la resilienza, ossia la capacità di ripristinare in maniera rapida ed efficiente il normale livello di funzionamento dei servizi di un sistema complesso come quello metropolitano.
Il progetto è stato presentato in questi giorni nel convegno itinerante “Towards more Resilient Communities”, promosso dalla Facoltà di Ingegneria della Sapienza di Roma e dall’University of Canterbury di Christchurch (Nuova Zelanda), che ha fatto tappa a Roma, all’Aquila e a Napoli.
In questa occasione sono state illustrate le attività del progetto RoMA (Resilience enhancement of Metropolitan Areas), co-finanziato dal MIUR che vede l’ENEA nel ruolo di coordinatore scientifico di un partenariato pubblico-privato comprendente ACEA Distribuzione (capofila), Università La Sapienza, Selex ES (Gruppo Finmeccanica), Selta, Telecom Italia, Himet, Santer Reply, EPS Datacom, Digicom e SPEE.
“L’ENEA”, ha spiegato il ricercatore Vittorio Rosato, “sta sviluppando nuovi sistemi tecnologici di analisi del rischio al quale sono sottoposte le infrastrutture critiche (elettricità, telecomunicazioni, sistemi per la mobilità, gas, acqua) per aumentarne il livello di protezione. Alcuni di questi strumenti sono già in fase di sperimentazione con l’ACEA e potranno risultare molto utili in occasione di grandi eventi come il prossimo Giubileo straordinario”.
L’ENEA sta inoltre supportando la realizzazione di un Centro di Competenza sull’Analisi del Rischio delle Infrastrutture Critiche, sotto la supervisione del Dipartimento della Protezione Civile e dell’Ufficio del Consigliere Militare presso la Presidenza del Consiglio. Il Centro sarà il riferimento italiano dell’EISAC, European Infrastructures Simulation and Analysis Centre, che dovrà supportare il Dipartimento della Protezione Civile sia nel monitoraggio costante delle infrastrutture che nel rendere disponibili strumenti e competenze per la gestione delle situazioni di crisi.
di Eleonora Albertoni
12 Maggio 2015