Il count down per la consegna dei Padiglioni dei vari Paesi, Italia compresa, all’Expo 2015 di Milano è cominciato inesorabile e inarrestabile. “Abbiamo ancora quattro o cinque Paesi in ritardo, ma abbiamo anche nuove adesioni. Posso confermare che il nostro obiettivo di almeno 53 Paesi sarà ottenuto”, ha detto Giuseppe Sala, commissario unico di Expo 2015, a proposito dei lavori per i padiglioni che saranno realizzati nel sito dell’Esposizione Universale di Milano di Expo 2015. E anche il Padiglione Italia è nel mirino del cronoprogramma inflessibile. “Il Padiglione Italia è un progetto assolutamente complesso, è abbastanza naturale che ci siano problematiche, direi sufficientemente sotto controllo”, ha risposto lo stesso Sala ribadendo che “c’è da correre e da verificare il costo: è quello che stiamo facendo in questi giorni”.
Ma intanto, i lavori proseguono. E il Messico ha tutto pronto per partecipare all’Expo di Milano, dove punta a “conquistare” l’attenzione dei visitatori. A sottolinearlo, a Città del Messico, è stato il commissario del Paese presso l’Esposizione, Juan Manuel Valle Perena, durante una colazione organizzata dall’Ambasciata italiana al ‘Club de industriales’ della capitale. “La nostra intenzione è che la visita al padiglione permetta di vivere un’esperienza unica e svegli così l’interesse per andare in Messico”, ha sottolineato Valle Perena, direttore esecutivo dell’Agenzia di cooperazione internazionale per lo sviluppo del Ministero degli Esteri. All’incontro hanno preso parte tra gli altri l’ambasciatore italiano Alessandro Busacca e Francesco Gonzalez Diaz, direttore generale di ProMexico, l’organismo che promuove il commercio estero del Messico e che partecipa nell’organizzazione del padiglione all’Expo, oltre al responsabile del progetto, l’arch. Francisco Lopez Guerra.
“L‘Expo Milano 2015 offre l’opportunità di discutere sulle sfide relative all’alimentazione” e farà vivere a chi vi parteciperà “un’esperienza unica”, rafforzando “la consapevolezza sul diritto ad una alimentazione sana, sicura e adeguata”, ha tra l’altro sottolineato l’amb. Busacca, secondo il quale “l’Expo permetterà di far svegliare la coscienza sulla sfida più importante dell’umanità, e cioè l’alimentazione”. Busacca ha poi ricordato che il padiglione messicano è situato in una zona “di ampia visibilità”, sottolineando inoltre che Italia e Messico condividono “un patrimonio gastronomico immenso” e dichiarandosi “fiducioso sul fatto che l’Expo contribuirà a rafforzare il flusso dei visitatori tra i due Paesi”.
Gonzalez Diaz ha ricordato la partecipazione del Messico nelle ferie internazionali, tra le quali quella organizzata proprio a Milano un secolo fa. “L’Expo del 2015 sarà per il Messico una vetrina per mettere in mostra la tradizione delle innovazioni che il Paese ha evidenziato quale leader negli affari internazionali”.
Nel commentare il tema dell’alimentazione, Valle Perena ha ricordato che “il padiglione messicano ha la forma di una grande pannocchia di mais che ricopre il frutto del mais, chiamato in lingua nahuatl ‘totomoxtle’. Il padiglione mostrerà un Messico con una responsabilità globale”, ha sottolineato il commissario, precisando che il tema portante del padiglione è quello del “seme per un nuovo mondo”, riferimento che rimanda non solo agli alimenti ma anche alla cosmologia indigena. Secondo le più antiche leggende dei popoli pre-ispanici, quali il Popol Vuh (libro sacro dei Maya), l’uomo è stato creato dagli Dei a partire da una massa di mais.
Il Messico possiede il 70% della diversità mondiale delle specie, ha il secondo ecosistema del pianeta ed è una delle quattro nazioni del mondo dove la cucina è patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
L’arch. Lopez Guerra, che ha tra l’altro progettato la Basilica di Guadalupe, lo stadio ‘Azteca’ e il Museo di Antropologia della capitale, ha ricordato che il padiglione messicano accoglierà il 10-13% dei visitatori dell’Esposizione. “Siamo una potenza sul fronte della cultura e della mega-diversità’. Questa è la nostra forza”, ha detto. Il padiglione del Messico avrà spazi tra l’altro per conferenze e laboratori sul tema dell’alimentazione e della nutrizione, un centro affari, un ristorante e uno snack bar, esposizioni di arte contemporanea, mostre di cinema, spettacoli di acrobazia indigena e di lotta libera.
Ma in prima linea ci sarà anche il Qatar. È con la presentazione del modellino del Padiglione del Qatar che in Expo Gate si è aperto il secondo “Weekend dei Partecipanti” di Expo Milano 2015. Per tutta la giornata di sabato 22 novembre e di domenica 23, il Paese del Golfo racconta il tema della sua presenza all’Esposizione Universale, regalando a milanesi e turisti momenti di svago e di intrattenimento con canti, danze e degustazioni di piatti tradizionali.
L’importanza della partecipazione del Qatar è stata illustrata dal Ministro dell’Economia e del Commercio del Paese, Ahmed bin Jassem Al Thani, e dal Commissario Generale del Padiglione, Sultan Al Khater, nel corso dell’incontro cui ha preso parte il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala.
Il Padiglione ricorda nell’architettura il mercato tradizionale – souq – con percorsi interni che ne riprendono le forme arabesche. Si estende su un lotto di circa 2.450 metri quadrati ed è costituito da un grande volume centrale al cui centro si alza una struttura circolare che richiama la forma del tradizionale “cesto” per alimenti – lo “Jefeer” – a simboleggiare l’intreccio tra dimensione locale e innovazione globale, che caratterizza il Paese.
Un giardino pensile e tecnologie innovative completano l’esperienza interattiva che il Qatar offre ai visitatori di Expo Milano 2015, sviluppando il tema “Seminare sostenibilità: soluzioni innovative per la sicurezza alimentare”. Il Paese è, infatti, impegnato nella diffusione della cultura del “vivere sano” attraverso la promozione dello sport e la gestione responsabile dell’acqua e delle risorse della terra.
“Con la sua presenza in Expo Milano 2015”, ha spiegato il Commissario Generale del Paese, Sultan Al Khater, “il Qatar intende rafforzare la propria posizione come hub commerciale mondiale con profonde radici culturali. In linea con il tema ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’, nel nostro Padiglione mostreremo il nostro impegno nella promozione di soluzioni innovative per fronteggiare alcune sfide, come quella della sicurezza alimentare, idrica e ambientale, che affliggono tutto il mondo”.
Organizzati periodicamente, i “Weekend dei Partecipanti” sono l’iniziativa grazie alla quale i Paesi, le Organizzazioni Internazionali e della Società Civile che partecipano all’Esposizione Universale hanno l’opportunità di offrire attraverso canti, degustazioni e appuntamenti culturali e artistici uno spaccato della propria storia e alcune anticipazioni di ciò che i visitatori potranno trovare all’interno dei padiglioni che stanno costruendo per Expo Milano 2015.
“Siamo molto contenti che il Qatar abbia deciso di presentare il proprio padiglione nel quadro del ‘Weekend dei Partecipanti’ dell’Esposizione Universale”, ha affermato Giuseppe Sala, Commissario Unico per Expo Milano 2015, “con questo progetto la città si prepara ad accogliere e a conoscere lo straordinario contributo culturale che le Nazioni e le Organizzazioni Internazionali porteranno all’interno di Expo Milano 2015. Sono certo che il Qatar saprà rappresentare al meglio tradizione e innovazione grazie anche all’originale architettura scelta per raccontare il Paese e il tema della sostenibilità ambientale e alimentare”.
Danze tradizionali Ardah, esibizioni musicali dei suonatori di Oud (strumento musicale simile a un liuto), video e performance artistiche hanno animato l’intera giornata di sabato. I visitatori hanno potuto degustare caffè “Gahwa”, datteri e i tipici dolci “Khanfaroosh” oltre che scoprire, con l’aiuto di alcune truccatrici, i segreti dei tatuaggi all’henné e come si realizza un cesto, guardando un artigiano lavorare e intrecciare la paglia.
27 novembre 2014
Redazione