Un altro passo importante è stato compiuto oggi a Roma dalla “Carta di Milano”, l’eredità (legacy) immateriale di Expo Milano 2015. A spiegarlo è stato Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, al Tempio di Adriano, in occasione di un convegno promosso da ActionAid su “Le nuove sfide per lo sviluppo sostenibile: una partnership globale per sradicare la povertà entro il 2030” .
“Oggi abbiamo avuto la possibilità di presentare la versione definitiva della ‘Carta di Milano’ ad Amina Mohammed, rappresentante speciale del segretario dell’ Onu Ban Ki-moon per la definizione dell’ Agenda di sviluppo post 2015″, ha detto il ministro . “E’ stato un momento di confronto molto importante con uno dei massimi rappresentanti, a livello internazionale, dell’Agenda dello sviluppo del prossimo Millennio. E’ stato molto utile perché questo ci ha consentito di connettere bene il lavoro che stiamo facendo sui contenuti della Carta a questa grandissima occasione che la comunità internazionale avrà nell’autunno-inverno di quest’anno di definire proprio i prossimi obiettivi del Millennio”, ha spiegato Martina.
Il ministro ha ricordato che “il 28 aprile verrà presentata la versione definitiva della ‘Carta’, che poi verrà condivisa e sottoscritta nei sei mesi di Expo Milano 2015 e, il 16 di ottobre quando Ban Ki-moon farà tappa all’Esposizione universale di Milano, verrà formalmente consegnata al massimo rappresentante Onu”.
Il governo comunque, ha ribadito il ministro dell’ Agricoltura, intende introdurre in Costituzione il diritto al cibo. “Stiamo lavorando con il ministro Boschi e con il Governo per assumere direttamente l’impegno della costituzionalizzazione del diritto al cibo anche per via italiana”, ha proseguito il ministro, “e quindi con una iniziativa nostra, diretta, e con il Parlamento nella Costituzione. Penso che sia uno degli atti fondamentali del governo italiano nei prossimi mesi e questo sancirebbe alla massima potenza il diritto al cibo come grande diritto fondamentale per i cittadini italiani e non solo”, ha concluso Martina.
di Alexandra Rufini
7 Aprile 2015