La cultura come valore dell’umanità da conservare e preservare dalla violenza. La conferenza internazionale di 83 Ministri della Cultura, all’Expo Milano 2015, ha concluso i suoi lavori, tra gli applausi delle delegazioni nazionali, approvando una dichiarazione congiunta sottoposta ai delegati da Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Come si legge nel testo della dichiarazione, “i ministri esprimono la loro più ferma condanna all’uso della violenza contro il patrimonio culturale mondiale ed esortano al rispetto ed alla tolleranza reciproca quale strumenti idonei al dialogo fra i popoli. Essi esprimono la loro solidarietà alle nazioni colpite da catastrofi naturali. Per questo esortano la comunità internazionale ad adoperarsi per la salvaguardia ed il recupero dei beni culturali”.
“I ministri della cultura”, recita ancora la dichiarazione, “rivolgono un appello alle Nazioni Unite e all’Unesco affinché i principi del dialogo tra le culture, il rafforzamento della tolleranza ed il rispetto reciproco fra popoli e culture diverse siano mantenute al centro dell’ azione della comunità internazionale”, si legge ancora nella conclusione.
La Conferenza internazionale dei ministri della Cultura “è stata un’occasione straordinaria e che verrà ricordata perché non si erano mai visti così tanti ministri della Cultura insieme”, ha detto Dario Franceschini, esprimendo la sua soddisfazione per l’evento a Expo Milano 2015.
“Erano presenti 83 Paesi, hanno parlato più di 50 ministri”, ha ricordato Franceschini sottolineando che “c’è stato il rispetto delle diversità, una vera condivisione riportata nella ‘Dichiarazione di Milano, contro la violenza al patrimonio culturale mondiale’. Dico a voi, dico a noi ministri della Cultura: non sottovalutiamo il nostro ruolo. La sfida è globale, ma solo la cultura può vincerla”.
Il ministro ha poi annunciato che ci saranno altre iniziative analoghe: “proprio qui a Milano nel mese di luglio del 2016 ci sarà l’assemblea mondiale dei musei. Dovremmo immaginare di rendere periodico un incontro di questo tipo”.
Franceschini ha chiuso la conferenza citando Winston Churchill: “Nel pieno della seconda Guerra Mondiale, ai generali che gli chiedevano di tagliare risorse alla cultura per destinarle agli armamenti, Churchill rispose con una domanda: ‘se lo facciamo, per cosa combattiamo ?’. Ecco, in queste parole di Churchill, vedo tutto il senso dei nostri sforzi affinché la cultura sia, per ciascuno dei nostri Paesi, strumento di dialogo nel mondo”.
A margine di questo significativo meeting mondiale, Giuseppe Sala, commissario unico di Expo, ha riferito che “abbiamo superato i 10 milioni di biglietti emessi. E la gente è contenta, per me questo vale quanto il numero di biglietti. Expo è un buon palcoscenico per la diplomazia e ad oggi sono venuti ad Expo Milano 2015 ben 40 capi di Stato e 140 ministri”.
di Eleonora Albertoni
3 Agosto 2015