La storia dell’Expo da Londra a Milano attraverso molti decenni. La prima Expo della storia si svolse a Londra nel 1851; la più famosa, in quanto regalò a Parigi la Torre Eiffel, fu nel 1889 per il centenario della Rivoluzione francese. Pochi anni dopo quella di Milano del 1906 e di Torino del 1911. L’Expo Milano 2015, la terza che si svolge in Italia, affronta le sfide dell’alimentazione del futuro in una cornice avveniristica, ma la storia di queste grandi manifestazioni mondiali ha radici lontane.
Un percorso lungo quasi due secoli, contrassegnato da alterne fortune tra guerre mondiali, crisi economiche, conquiste della scienza e della tecnologia. E a testimonianza delle vicende attraversate restano ancora oggi alcune strutture che, a differenza di altre destinate all’oblio, rimangono simbolo stesso e principale attrattiva turistica delle città ospitanti. È il caso della Torre Eiffel e dell’Atomiom di Bruxelles.
L’Expo del 1851, a Londra, nata per una felice intuizione del Principe Alberto, consorte della Regina Vittoria che volle organizzare una grande fiera in grado di attrarre tutte le ricchezze e le industrie del mondo e di mostrare la grandezza di quelle britanniche. In appena 8 mesi, la gigantesca serra di vetro e ferro, il Crystal Palace, venne eretta ad Hyde Park. Ad oggi non ve n’è più traccia dopo il devastante incendio del 1936.
La Torre Eiffel, realizzata per l’Expo di Parigi del 1889, dedicata al centenario della Rivoluzione francese, venne progettata dall’ing. Alexandre Gustave Eiffel. Doveva essere smantellata dopo 20 anni ma la sua sorte cambiò. All’epoca, osteggiata da molti parigini, anche illustri, come Emile Zola e Guy De Mopassant, si rivelò un’eccezionale piattaforma per le antenne di trasmissione della radiotelegrafia con i suoi 324 metri di altezza.
L’Atomiom, costruito in occasione dell’Esposizione di Bruxelles del 1958, spicca per originalità. La sua struttura in acciaio, alta 102 metri, ricorda con le sue 9 sfere gli atomi di un cristallo di ferro. Il monumento oggi ospita un museo della scienza e un planetario.
A testimonianza della precedente Expo di Milano, del 1906, resta l’Acquario civico, l’unica costruzione non demolita. Quella edizione era dedicata al tema del trasporto e celebrava l’apertura del traforo del Sempione che, di fatto, faceva entrare l’Italia in Europa, con la prima linea ferroviaria diretta Milano-Parigi. Ma non tutti sanno che, originariamente, doveva svolgersi nel 1905 e, proprio i ritardi nei lavori del Traforo, furono responsabili dello slittamento della data.
Da un punto di vista urbanistico e architettonico l’Esposizione che lasciò più di altre un segno indelebile è quella che venne prevista a Roma nel 1942 perché decretò la nascita del quartiere EUR a Roma, il cui acronimo è appunto Esposizione Universale di Roma. Peccato però che non venne mai realizzata a causa della Seconda Guerra mondiale.
Venendo a tempi più recenti anche Lisbona beneficiò dell’Expo, nel 1998, che ha lasciato in eredità il più grande acquario oceanografico d’Europa. Ma non solo, il Parco delle Nazioni, l’ex sito espositivo, è oggi una delle zone più vive e dinamiche di tutta Lisbona.
Anche l’Expo 2015 lascerà a Milano alcune delle più belle strutture, da Palazzo Italia all’Albero della vita, dalla Cascina Triulza all’Open Air Theatre. Testimoni della creatività e dell’eccellenza Made in Italy.
di Patrizia Marin
1 Maggio 2015