Finalmente! Dopo anni di dura stagnazione e recessione, scenario critico appesantito da misure penalizzanti – opposte rispetto a quelle che, nelle stesse condizioni, in USA hanno fatto ripartire l’economia e i consumi – anche in Italia si comincia a respirare. Il sistema produttivo nazionale, infatti, comincia a credere nella ripresa economica attesa per il 2015. Quasi il 48% delle imprese del nostro Paese, interpellate da Unioncamere nell’ambito dell’”Eurochambres Economic Survey 2015“, l’indagine realizzata ogni anno dai sistemi camerali europei, confida in una sostanziale stabilità degli affari; invece il 27,7% ritiene che le cose andranno meglio, mentre un ulteriore 24,4% si mostra pessimista.
Il sentiment complessivo, comunque, torna positivo, visto che la differenza tra attese di aumento e di diminuzione del giro d’affari è pari a 3,3 punti percentuali. Un bel recupero, quindi, rispetto ai -12,8 punti percentuali che accompagnano l’analogo giudizio relativo al 2014, ma ben al di sotto dei 10,6 punti di saldo registrati come media tra tutti i Paesi che hanno partecipato all’indagine.
“Le nostre imprese, soprattutto quelle internazionalizzate, sperano davvero che il 2015 sia l’anno conclusivo di questa lunga e difficile crisi”, ha commentato Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere. “Quest’anno l’Italia avrà appuntamenti importanti, primo tra tutti l’Expo 2015, una straordinaria vetrina che proietterà l’immagine del nostro Paese nel mondo. Mi auguro che essa contribuisca a rilanciare anche il mercato interno, che mostra ancora grandi segni di sofferenza”.
di Alberto Ercoli
2 Gennaio 2015