La Gentilini, una tradizione nei biscotti di Roma ma ora apprezzati in Italia e all’estero, compie 125 anni e si conferma un simbolo del Made in Italy che fa la storia di un biscottificio diventato impresa. Una delle piccole aziende del cibo Made in Italy più longeve di sempre. Il celebre biscottificio della Capitale, infatti, in oltre un secolo di attività ha saputo conquistare una fama legata alla capacità di restare uguale a se stesso, preservando un importante legame con la tradizione e l’artigianalità, pur guardando sempre al futuro, in una visione chiara e con obiettivi ambiziosi. Come la decisione di raddoppiare gli stabilimenti produttivi che arriva proprio alla soglia di un anniversario pesante, annunciata dal presidente Paolo Gentilini in occasione della presentazione del volume biografico “Biscotti P. Gentilini – 125 anni di bontà (1890-2015)”, curato da Daniela Brignone, Palombi Editori, 2015 – 196 pagine.
Un libro ricco di immagini di repertorio, documenti d’archivio e dati economici che tracciano la traiettoria di un’importante realtà imprenditoriale italiana. Alle origini del successo la determinazione di Pietro Gentilini, capostipite di questo goloso albero genealogico, che dalla provincia bolognese approda a Roma (in Corso Umberto 66, oggi via del Corso) sul finire del XIX secolo e comincia a sfornare artigianalmente quei biscotti realizzati ancora con la ricetta segreta di sempre: farina, zucchero, burro, miele e vaniglia sapientemente miscelati. Gustosi biscotti confezionati con cura anche in scatole di lusso, riservate a pochi privilegiati. Col tempo i biscotti Gentilini sono poi arrivati in tutte le case, protagonisti della colazione di ogni famiglia romana.
A sostenere il crescente successo è stata non solo la qualità del prodotto, che ha affascinato soprattutto i bambini ma anche i loro genitori, ma pure il suo packaging ricercato (celebre il marchio futurista con la locomotiva fatta di biscotti, depositato nel 1925) che racconta la città di un tempo e che è poi entrato nell’immaginario collettivo caricandosi di ricordi d’infanzia e riassumendo un’epoca di abitudini alimentari italiane. Oggi è Paolo Gentilini a tracciare il futuro dell’azienda, ancora in crescita. Presto infatti sorgerà un nuovo stabilimento a Castel Madama, alla periferia della Capitale, dove sarà prodotta una nuova linea di fette biscottate. Il terreno è già stato acquistato, ora sarà necessario realizzare impianti adeguati per una produzione ambiziosa, pronta a implementare una gamma di alimenti che già conta 80 referenze (tra cui i nuovi “Osvego al cioccolato” e i “Biscotti diet” con cereali alternativi) e 70 dipendenti al lavoro nel polo industriale di via Tiburtina, per un fatturato annuo di 30 milioni di euro. Intanto si lavora sulla memoria: all’operazione nostalgia celebrata dal libro fa seguito l’emissione filatelica di due cartoline in edizione limitata con francobollo emesso nel 2010.
di Alexandra Rufini
13 Ottobre 2015