Il Trentino imbocca la strada del Kuwait per avviare nuove relazioni economiche e collaborazioni imprenditoriali. Si è parlato di «EXPO 2015», di scambi commerciali, ma anche di incontri culturali, di turismo invernale, di mele, di formaggi e di agroalimentare in genere nel corso dell’incontro che Michele Dallapiccola, assessore della Provincia Autonoma di Trento, ha avuto con Boukhaddour Abdulnasser Mohammad, console generale del Kuwait a Roma.
«Siamo in Trentino», ha esordito il console kuwaitiano, «per conoscere la vostra realtà, ma anche per creare quelle occasioni capaci di aumentare il volume e la qualità degli scambi commerciali tra le nostre due realtà territoriali. Noi vogliamo toccare con mano il vostro tessuto produttivo, il vostro sistema amministrativo, le vostre eccellenze, ma al tempo stesso siamo in attesa di vostre proposte in vista nuove collaborazioni».
«Tutti coloro che vogliono collaborare con noi sono i benvenuti in Trentino», ha risposto Dallapiccola, «e le nostre eccellenze, i settori in cui Trentino e Kuwait possono ulteriormente rafforzare i legami già in atto sono presto detti: industria manifatturiera, settore agroalimentare e turismo, ma con uno sguardo privilegiato e attento anche agli scambi di carattere culturale, che noli consideriamo indispensabili per la conoscenza reciproca che è in grado di aiutare l’integrazione e la comprensione reciproche».
Sono buone, le prospettive commerciali fra il Trentino e il Kuwait, anche se fino a oggi non raggiungono ancora cifre particolarmente rilevanti: secondo i dati Istat, il valore dell’export dal Trentino al Kuwait seguono un trend costante che dal 2011 al 2013 si è attestato intorno ai 3,5 milioni di euro l’anno, con un picco di 5,4 milioni nel 2012. Anche per il 2014, comunque, e nonostante le difficoltà del momento a livello internazionale, i dati del primo trimestre sono in linea con quelli dell’anno precedente, registrando addirittura in leggero miglioramento.
Comunque, la disponibilità dimostrata dal Trentino a mettere sul tavolo ulteriori proposte nei settori d’eccellenza del manifatturiero, dell’agroalimentare e del turismo hanno raccolto l’interesse del console Boukhaddour Abdulnasser Mohammed.
«La disponibilità di aziende trentine nel campo dei macchinari», ha sostenuto Dallapiccola, «la presenza di un forte settore agroalimentare che nell’ortofrutta, con le mele in primissimo piano, e nella produzione di formaggi ha punti di forza che sicuramente possono interessare i mercati kuwaitiani, e la possibilità di offrire ai clienti di alta gamma un’esperienza di turismo di qualità in Trentino, anche nella stagione invernale, con strutture ricettive all’avanguardia, sono occasioni che vogliamo far fruttare».
«La collaborazione che il governo del Kuwait potrà dare al Trentino», ha sottolineato il console generale, «si concretizzerà in un’opera di consulenza per aiutare i produttori trentini a confezionare in maniera adeguata e consona ai nostri costumi le proposte di collaborazione rivolte ai nostri investitori privati. Spetterà poi al Fondo indipendente di investimento, ossia la Kuwait Investment Authority (KIA), organismo indipendente che raccoglie appunto i nostri investitori e che non è controllato dal governo scegliere quali di queste proposte accettare e portare a buon fine. Contiamo inoltre che l’autonomia di cui il Trentino gode sappia favorire ulteriormente questi scambi e facilitare i futuri investimenti: noi siamo alla ricerca di territori in cui l’eccellenza, ma anche la buona amministrazione e la burocrazia rapida ed efficiente prevalgano in tutti i campi».
L’interesse da parte kuwaitiana verso l’Italia è testimoniata dalla recente partecipazione di KIA al Fondo strategico italiano (controllato dalla Cassa Depositi e Prestiti) con un investimento al fondo di circa 500 milioni di euro.
Particolare attenzione la delegazione kuwaitiana l’ha riservata all’esperienza ormai consolidata che fa del Trentino la patria della progettazione, della consulenza e della costruzione nel settore dell’edilizia ecosostenibile (settore in forte crescita in Kuwait), ma anche il turismo soprattutto invernale potrà aprire una nuova fase di scambi.
«I nostri giovani», ha concluso, «cominciano ora ad apprezzare la montagna e la neve: sappiamo che in questo il Trentino è senz’altro all’avanguardia in Europa!».
Il prossimo step sarà a breve, con lo scambio delle prime ipotesi progettuali per poi puntare ad una concretizzazione delle partnership già il prossimo anno: nel corso dell’«EXPO 2015» di Milano, infatti, il padiglione del Trentino avrà modo di interloquire direttamente con l’area del Kuwait: a questo punto non solo la Provincia è chiamata a farsi parte attiva, ma anche gli imprenditori e gli operatori turistici. Uno scambio di libri che illustrano le due diverse culture e i due diversi ambienti naturali ha suggellato l’incontro di oggi e un arrivederci a Milano è la promessa di passare dalle parole ai fatti.
8 settembre 2014
di Dario de Marchi