Originale protesta delle donne rurali che hanno scelto la via virale per far sentire la loro voce.
Migliaia le imprenditrici agricole di Confagricoltura in occasione della Giornata Mondiale della Donna Rurale, infatti, che hanno deciso simbolicamente di ‘incrociare le braccia’ per tutto il giorno e di immortalarsi nel social web. Così, da nord a sud dello Stivale, su Facebook c’è stata un’esplosione virale di ritratti di imprenditrici agricole a braccia conserte.
“Abbiamo scelto questa iniziativa attraverso i social, corale e silenziosa, che grida attenzione per il nostro settore e per le donne che ci lavorano. Servono più politiche di genere, ma anche minor burocrazia e maggiore accesso al credito”, ha detto Marina Di Muzio, presidente di Confagricoltura Donna.
Non va dimenticato che in Italia, mediamente, un’azienda su tre è condotta al femminile, così come più del 40% degli agriturismi e una fattoria didattica ogni due. Non solo. Fior fiore di aziende cerealicole, zootecniche, ortofrutticole e floricole sono guidate da donne imprenditrici determinate, colte, creative e appassionate. Sembra impensabile che nel terzo millennio, non esclusivamente nei Paesi in via di sviluppo, ancora esistano problemi di empowerment femminile, di accesso alle risorse economiche, di diritto all’istruzione, di parità e di potere politico. Più di un quarto della popolazione mondiale è costituito dalle donne rurali e grazie al loro impegno l’agricoltura ha contribuito in modo significativo alla crescita economica, sociale e culturale delle aree rurali.
“Ci impegniamo e continueremo a farlo perché ci sia una sempre più consistente presenza femminile a partire proprio dal mondo agricolo italiano, dove un’azienda su tre è condotta da una donna. Occorre pensare ed agire in modo nuovo e le donne di Confagricoltura lo fanno da tempo”, ha concluso la presidente Di Muzio.
17 ottobre 2014
di Eleonora Albertoni