In Germania comincia la lotta all’Italian Sounding, alla contraffazione fatta in nome della qualità e del successo del Made in Italy. Ma questa volta con metodi tedeschi e non politici! Difendere il Made in Italy in Germania è lo scopo della costituzione della neonata Associazione “Italian Sounding”, fondata dalla Camera di Commercio Italo Tedesca (attiva da 105 anni), dalla Camera di Commercio italiana per la Germania, insieme a Confagricoltura e alle Organizzazioni Conflavoratori, Promindustria, Ciao Italia, Agronomia Food GMBH, Associazione dei sommelier tedeschi DE.SA.
Secondo i dati forniti dalla Camera di Commercio italiana in Germania, rappresentata dal vicepresidente della CCIE di Francoforte, Rodolfo Dolce, il fascino del tricolore in Germania è molto sentito e il 40 per cento dei consumatori tedeschi predilige i prodotti italiani. Girando però tra gli scaffali dei supermercati capita troppo spesso di vedere prodotti che di italiano non hanno niente, se non un nome o colori evocativi, a partire da una bandierina tricolore stampata in bella evidenza.
Pasta, sughi, pizza, caffè dai nomi di fantasia, “Baresa”, “La luce”, “Riggano”, “Tizio”, “Bellarom”, che spesso e volentieri riportano sulle confezioni il tricolore quasi a confermare la genuinità, ahimè falsa. Il fenomeno, meglio noto come “italian sounding“, colpisce i nostri prodotti più rappresentativi, in particolare nel comparto agroalimentare, ma anche in altri settori, come la moda e il design. E a soffrire in Germania dell’impotenza normativa sono soprattutto le piccole e medie imprese del Belpaese.
In Germania questa taroccamento costituisce un illecito civile: un raggiro per il consumatore tedesco e una concorrenza sleale per il produttore italiano. Ma le cose, anzi le norme, non funzionano come in Italia, dove si deve ricorrere ad un’autorità pubblica per denunciare il fatto. Il diritto tedesco, infatti, concede la possibilità di intervenire contro l’illecito solo ad ben determinate categorie di associazioni (Camere di Commercio, associazioni di consumatori o private che rappresentino un numero rilevante di imprenditori).
Per questo le Camere di Commercio italiane in Germania hanno deciso di dare vita all’associazione “Italian Sounding”, trovando il sostegno di Confagricoltura e di altre organizzazioni che operano nel comparto agroalimentare, senza però battere più l’inutile strada politica, come è avvenuto sinora, ma giocando con le stesse carte possibili in Germania.
“Un’iniziativa concreta per combattere un fenomeno dilagante”, ha detto Giandomenico Consalvo, vicepresidente di Confagricoltura, che è stato eletto presidente dell’Associazione, insieme alla vicepresidente della CCIE di Monaco di Baviera, Barbara Rizzato. “Un’alleanza che ha visto la collaborazione tra diverse entità per favorire un Sistema Italia che funzioni e che sia in grado di cogliere le sue enormi potenzialità”.
All’incontro ha portato il saluto della Confagricoltura il direttore generale Luigi Mastrobuono, il quale ha ricordato che “l’italian sounding è anche un segnale delle grandi opportunità del nostro agroalimentare, e non solo. L’associazione è uno strumento semplice, facilmente accessibile, che in grado di rappresentare gli interessi italiani in Germania, grazie alla rappresentatività della Confagricoltura e sarà molto utile per i piccoli produttori, che non hanno la possibilità e i capitali necessari per registrare e difendere i loro marchi”.
Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello; quale ha ricordato che “l’export italiano nel mondo vale 35 miliardi di euro, soprattutto di prodotti agroalimentari, ma circolano prodotti taroccati con il tricolore per altri 70 miliardi. Per cui l’’Italian sounding’ sottrae 150 mila posti di lavoro al nostro Paese”. Proprio sul fronte della qualità, l’Unioncamere ha proceduto a certificare con un apposito bollino ben 1700 ristoranti italiani nel mondo, con 60 milioni di clienti. Presenti anche il presidente della CCIE di Francoforte, Emanuele Gatti, Patrizia Giarratana e Giovanni de Sanctis del ministero dello Sviluppo economico; l’on. Laura Garavini, parlamentare PD eletta nella Circoscrizione estero Europa, che ha sottolineato il rilievo temporale di questa iniziativa che comincia in vista di Expo Milano 2015”.
di Dario de Marchi
25 Febbraio 2015