Il design in soccorso dell’eco-compatibilità della produzioni elettroniche. È entrato infatti in vigore il regolamento sull’eco-design, firmato dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, di concerto con il ministero dello Sviluppo Economico. L’obiettivo è quello di favorire la progettazione e la produzione eco-compatibile di apparecchiature elettriche ed elettroniche in modo da facilitare le operazioni di trattamento, riutilizzo e recupero nel loro fine vita.
“La grande diffusione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche nella nostra società”, ha spiegato il ministro Galletti, “rende necessario investire sulla loro qualità ecologica, determinando quindi a monte le condizioni per il riutilizzo e il recupero in forme sempre nuove. Dopo il decreto 1 contro 0”, ha concluso il ministro, “questo è un altro passo concreto sul fronte dei Raee, che sono un terreno decisivo su cui si gioca la partita dell’economia circolare”.
Un articolo è dedicato all’incentivazione alla produzione ‘green’, disponendo per i produttori che dimostrino di aver ridotto il costo di gestione di fine vita la possibilità di richiedere una riduzione dell’eco-contributo. Sarà il Comitato di vigilanza e controllo sulla gestione dei Raee a valutare la riduzione percentuale del contributo, secondo una griglia che assegna un punteggio valutando l’analisi del ciclo di vita e del fine vita del prodotto, la riparabilità e il disassemblaggio, la presenza di certificazioni Iso.
Il regolamento assegna ai produttori il compito di implementare le strategie di eco-progettazione, individuando le azioni che favoriscono l’aumento della vita media dei prodotti e la loro affidabilità, ne facilitino le operazioni di manutenzione e la riparazione, permettano l’upgrading tecnico e la limitazione nell’uso di sostanze pericolose.
Allo stesso tempo sono previste norme per favorire la cooperazione tra produttori e operatori degli impianti di trattamento, recupero e riciclaggio, come una banca dati aggiornata messa a disposizione del Centro di Coordinamento, e la possibilità di stipulare accordi di programma.
Nel testo si affronta il tema della prevenzione, con corsi di formazione e campagne informative, ed è prevista l’introduzione dell’etichetta “prodotto ricondizionato”, con garanzia minima di 12 mesi, per quelli immessi sul mercato dopo 90 giorni dall’entrata in vigore del regolamento.
di Valentino Vilone
16 Agosto 2016