Alle porte del centro storico di Roma c’è una piccola ‘Silicon Valley‘ nel silenzio delle villette dell’Eur dove i giovani talenti possono sviluppare le loro idee imprenditoriali in un ambiente stimolante e concentrato. È l’incubatore di impresa “PI Campus”, dell’ imprenditore Marco Trombetti. La nicchia di intelligente imprenditoriali è stata visitata dal governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, accompagnato dall’assessore allo Sviluppo economico, Guido Fabiani, e dal consigliere di “Per Il Lazio”, Gian Paolo Manzella.
“Abbiamo preso alcune ville e le abbiamo convertite in uffici”, ha spiegato l’imprenditore, “per creare un ambiente di lavoro con caratteristiche diverse, pensate per far crescere i talenti”.
Oltre agli strumenti di lavoro, c’è infatti “la possibilità di fare spinning, la piscina, il massaggiatore, la sala fitness: tutto quello che serve a coccolare i talenti”. Per ora le ville-incubatrici sono tre, per 1200 metri quadrati e 80 dipendenti.
“Vogliamo che la zona diventi un piccolo distretto delle start up”, ha concluso Trombetti, ricordando che “i giovani startupper di ‘PI Campus’ hanno appena ricevuto un gruppo di investitori esteri.
Il governatore Zingaretti ha assistito alla presentazione di due progetti: un sito in grado di pianificare un intero viaggio con mezzi di trasporto diversi (aereo, bus, treno, auto con autista), e un software in grado di tradurre testi da una lingua a un’altra con grande precisione.
“È stato un viaggio in un territorio ricchissimo di innovazione”, ha detto Zingaretti, “Prima a Pomezia, ora all’Eur, dove forse in silenzio, però con grandissima forza, è in atto un processo di aggregazione di giovani start up che creeranno, o creano già, un valore aggiunto, quel famoso PIL di cui siamo alla ricerca, unendo creatività e talento a opportunità di fare impresa. Questo è esattamente il Lazio in cui crediamo e perciò, con il progetto ‘Lazio start up’, abbiamo contribuito a portare qui investitori stranieri, perché c’ è una Roma e c’è un Lazio che nessuno conosce ma che da solo, a nostro giudizio, sarà una risorsa del futuro. Noi vogliamo essere vicini a questa Italia che produce, corre, guarda al futuro. Lo abbiamo fatto con ‘Lazio Start up’, lo abbiamo fatto con i bandi a sostegno della creatività e lo facciamo con questa conoscenza e con questo nostro essere vicini a chi vuole farcela, affinché non si senta mai solo”.
“La politica delle start up per noi è una priorità”, ha aggiunto l’assessore Fabiani, “una fondamentale leva di innovazione. Noi su questo impiegheremo risorse, abbiamo già utilizzato fondi della programmazione UE 2007-2013 e ne useremo anche molti altri della programmazione 2014-2020. Dobbiamo mettere a sistema tutte le risorse del Lazio in questo settore”.
3 ottobre 2014
di Dario de Marchi