C’è ancora da scoprire un’Italia nascosta, se non proprio segreta, fuori dai grandi circuiti turistici nazionali e internazionali. L’Italia dei Borghi. Un’Italia che ora ha deciso di “raccontarsi al mondo” per uscire dalla discrezione e dal pudore che, invece, rischiavano di soffocare comunità antiche, spesso sperdute, ricche di suggestioni, bellezze e tradizioni di mestieri e di enogastronomia, di storia, arte e cultura Così, nell’ambito della manifestazione “Abbiamo deciso di raccontarci al mondo”, in corso fino al 15 ottobre all’interno di Eataly Roma, l’associazione “I Borghi più belli d’Italia” è protagonista di una serie di iniziative assieme al collegato Consorzio “EcceItalia”, che sta promuovendo le eccellenze dei borghi italiani.
Il “peso” di questa realtà sta nei 242 comuni-borghi aderenti al Club, come ha spiegato Umberto Forte, che dirige l’associazione, il quale ha sottolineato “la severa selettività che contraddistingue sin dal 2001 l’associazione”. Una entità che poggia su un milione di abitanti, su 6 mila aziende attive nella ristorazione, nel turismo, nell’agroalimentare e nell’artigianato.
Ma che annovera nel suo corpo storico-geografico 431 tra musei e gallerie. E che nel 2013 ha registrato 12,2 milioni di presente turistiche, per il 62% formate da italiani (ma con una propensione contenuta alla spesa) e il resto da stranieri (con una maggior tendenza agli acquisti in loco). La realtà dei Borghi, per dirla in soldoni, innesca un giro d’affari che si avvicina ai 190 milioni di euro.
Rocco Corsetti, che presiede il neonato consorzio “EcceItalia”, ha sottolineato che “l’aver messo il marchio de I Borghi più belli d’Italia sui singoli prodotti delle varie realtà locali ha dato loro un valore aggiunto iniziale del 10%. Ma vogliamo aumentarlo ancora”.
Per ora all’iniziativa del consorzio aderiscono 34 aziende di undici regioni. I progetti sono di lungo respiro in termini di quantità e qualità. E tra gli eventi che c’è anche la partecipazione all’ Expo 2015.
L’iniziativa in corso a Roma del Club de “I Borghi più belli d’Italia” vuole portare all’attenzione sia degli addetti del settore che del grande pubblico di Eataly l’enorme patrimonio dell’enogastronomia e dell’artigianato dei piccoli centri dell’Italia nascosta. Trovano spazio in questa realtà alcune produzioni “uniche” per la loro storia, la qualità e le peculiarità del prodotto e del territorio che le origina. Ma non mancano molte originalità storiche, artigianali, curiosità e aneddoti.
In un “racconto” che attraversa l’Italia dei Borghi da Nord a Sud , le tradizioni enogastronomiche sono lo spunto per aprire un’altra finestra sul fascinoso mondo dei “Borghi più belli d’Italia”: la bellezza da essi rappresentata, infatti, non è da ricercarsi solo nei castelli, nelle piazze e nei palazzi, ma anche nel modo di vivere e nella cultura del cibo e delle produzioni artigianali.
A questa cultura in particolare si rivolge “EcceItalia”, il consorzio promosso dal Club de “I Borghi più belli d’Italia” con il proposito di individuare, tutelare e valorizzare le realtà d’eccellenza dei borghi certificati dall’Associazione: dalle creazioni artistiche alle botteghe artigiane, dai prodotti tipici alle specialità gastronomiche, vinicole e a tutte le altre produzioni rappresentative del territorio.
Con un profilo inedito nel panorama del marketing territoriale, “EcceItalia” è diventato come un originale laboratorio di idee e di progetti aperto agli operatori nei settori dell’arte, cultura, Logo-Ecce-Italia-marcopolonewsartigianato, enogastronomia, salute, ambiente e tradizioni, con l’obiettivo primario di promuovere e “mettere in rete” le molte eccellenze locali ancora nascoste: aziende e realtà che, con i loro prodotti e i sapienti metodi di lavorazione, rappresentano l’autenticità del territorio di appartenenza nella complessità dei suoi fattori storico-culturali, architettonici, enogastronomici e ambientali.
Rientrano nelle attività e nelle strategie del consorzio progetti a carattere scientifico con focus sui territori e sulle culture locali; l’organizzazione di fiere, festival e rassegne nei borghi, in collaborazione con le amministrazioni locali; iniziative di commercializzazione delle produzioni di qualità secondo criteri differenziati e declinabili sulle caratteristiche dei diversi contesti aziendali e dei loro punti di forza.
10 ottobre 2014
di Dario de Marchi