“L’ALTrA cucina… per un pranzo d’amore” è un’iniziativa promossa da Prison Fellowship Italia Onlus, Rinnovamento nello Spirito Santo e Fondazione Alleanza del RnS per offrire a circa 2500 persone – tra detenuti, detenute, familiari e volontari che presenzieranno – un pranzo natalizio preparato da Chef “stellati” e servito da testimonial del mondo dello spettacolo, della musica, del teatro, della televisione.
Dopo il felice esito delle tre precedenti edizioni, quest’anno l’evento avrà luogo lunedì 18 dicembre presso i seguenti 9 Istituti penitenziari: Torino (Le Vallette), Ivrea, Verona, Milano (Opera), Roma (Rebibbia femminile), Casal del Marmo, Modena, Salerno e Palermo (Pagliarelli). I tavoli saranno apparecchiati dai volontari in maniera degna di un pranzo gourmet.
Tra gli Chef, Giancarlo Perbellini del Ristorante “Casa Perbellini” preparerà 250 pasti a Verona.
340 saranno i pasti preparati dallo Chef Anthony Genovese del “Ristorante Il Pagliaccio – Roma per il carcere di Rebibbia.
Sarà lo Chef Matteo Baronetto del Ristorante “Del Cambio” a cucinare per 125 detenuti a Torino.
Agostino Iacobucci, Chef del Ristorante “I Portici – Bologna” cucinerà invece per 150 detenuti a Modena.
Riconfermata anche la Casa circondariale di Salerno, dove sarà lo Chef Antonio Pisaniello del “Ristorante Nunziatina – Caserta” a preparare 100 pasti.
Un’ulteriore tappa prevista nella capitale, con lo Chef Marco Moroni del “Ristorante Bistrot Bio – Roma” che cucinerà 90 pasti presso l’Istituto penale minorile di Casal del marmo.
Si riconferma lo Chef Carmine Giovinazzo, finalista di MasterChef e Chef al Doc Taverna Gourmet a Piove di Sacco (PD), presente quest’anno a Milano per preparare 150 pasti per i detenuti e i propri familiari.
A Palermo, nella Casa circondariale Pagliarelli, 420 detenuti gusteranno i piatti dello Chef Carmelo Criscione del Ristorante “Petit Cafè Nobel – Palermo”.
Infine, Alberto Peveraro, docente Istituto Alberghiero di Biella preparerà 250 pasti ad Ivrea.
La Cantina Gotto D’Oro ha messo a disposizione i suoi prodotti per la degustazione.
Nel 1945, a conclusione della seconda guerra mondiale, dalla volontà di aggregazione contadina nasce la Gotto d’oro. I soci fondatori sono stati antesignani nella condivisione delle conoscenze vitivinicole e commerciali, disperse a causa del conflitto mondiale, e la loro lungimiranza ha consentito alla Gotto d’oro di essere l’attuale leader vitivinicolo laziale e fra le venti più importanti realtà italiane nel settore enologico.
Negli anni 60, in corrispondenza del “miracolo economico italiano”, il bianco Frascati Gotto d’oro varca i confini e, insieme al rosso Chianti, detta i primi passi all’internazionalizzazione dei vini italiani, partecipando attivamente all’affermazione del “Made in Italy”.
Oggi Gotto d’oro è una realtà moderna e dinamica, proiettata nel futuro, ma sempre perfettamente conscia delle proprie origini.
di Eleonora Albertoni
15 Dicembre 2017