Il Made in Italy tiene. Le imprese italiane, infatti, sono ottimiste sul fronte delle esportazioni anche in questo primo scorcio dell’anno. Si mantengono alte, in particolare, le aspettative di incremento dell’export delle imprese manifatturiere italiane: ammonta a +12 punti percentuali il saldo tra attese di incremento e di diminuzione degli ordinativi esteri tra gennaio e marzo di quest’anno, confermando la tendenza positiva dell’ultimo trimestre 2014. Questo il quadro delineato dall’indagine congiunturale sulle imprese manifatturiere e il Made in Italy, realizzata dal Centro studi di Unioncamere, contenente le previsioni per il I trimestre 2015 e l’andamento del IV trimestre 2014.
“Malgrado le tensioni presenti in alcuni Paesi che in questi anni sono diventati decisamente importanti, le nostre imprese manifatturiere sono convinte di poter continuare a crescere sui mercati esteri, grazie alle buone prospettive verso i partner più tradizionali”, ha detto Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, secondo il quale “queste sono le premesse su cui si potranno costruire nei prossimi mesi più solide fondamenta della ripresa tanto attesa”.
Ma vediamo il dettaglio delle attese dell’industria manifatturiera per il I trimestre del 2015 e l’andamento del IV trimestre 2014 dell’export. Secondo Unioncamere, il sentiment delle imprese per il Made in Italy è positivo con una distanza di +12 punti percentuali tra attese di incremento e di diminuzione degli ordinativi esteri, che diventano addirittura +23 per l’industria chimica e +14 per la meccanica e trascinano al rialzo anche le corrispondenti aspettative in termini di produzione e fatturato.
Buono l’outlook sulla domanda estera anche per le altre industrie, la metallurgia e l’alimentare, tutti comparti che risentono positivamente del sostenuto andamento del mercato statunitense e del rafforzamento atteso della capacità di traino della domanda interna tedesca. Sono principalmente le aree settentrionali, più inserite nelle filiere internazionalizzate della meccanica, a puntare su un deciso incremento degli ordinativi esteri per i primi mesi del 2015.
Le attese per l’avvio del 2015 per il Made in Italy confermano, comunque, il già buon risultato del fatturato estero manifatturiero ottenuto nel trimestre di chiusura del 2014. Si mantiene interamente in territorio positivo la dinamica delle vendite all’estero: +1,9% tendenziale per tutte le tipologie di impresa. Bene va soprattutto al Nord-Est, che vola al +3,1% e, tra i settori, principalmente all’industria chimica (+3,4%) e a quella dei metalli (+3,2%) che distanziano anche la meccanica (+2,3%) e le Altre industrie (+2,4%).
di Dario de Marchi
12 Marzo 2015