Il sigaro italiano, come è già avvenuto con successo per il vino, punta all’enorme e dinamico mercato degli USA. La storica Manifatture Sigaro Toscano, infatti, intende consolidare la sua presenza all’estero. Appena superata la boa dei 200 anni, quando un acquazzone estivo del 1815 bagnando il raccolto di foglie e tabacco originò in modo accidentale la nascita di questo apprezzato prodotto, l’azienda del Gruppo Maccaferri conta di fare il salto di qualità nel mercato mondiale, a partire dall’America.
Il primo tassello l’ha messo acquisendo l’80% della Parodi Holdings, fondata negli USA nel 1901 dai fratelli calabresi Anthony e Frank Suraci per produrre sigari per gli immigrati italiani. Negli anni ’50 e ’60 era arrivata a 100 milioni di sigari e, dopo una serie di vicissitudini, si è ora attestata sugli 11 milioni di pezzi con un fatturato di oltre 5 milioni di dollari. Con uno stabilimento a Scranton, in Pennsylvania, ove produce sigari affermati (Avanti, Parodi e DeNobili), “la Parodi diventa così la testa di ponte per la Manifatture Sigaro Toscano in un mercato difficile, competitivo e stimolante, il primo al mondo”, ha detto Aurelio Regina, presidente della società italiana, “e grazie alla piattaforma distributiva dei sigari Parodi potremo avere una presenza più efficace nello sviluppo della commercializzazione nell’intero mercato americano. I loro sigari sono prodotti come il nostro con tabacco fermentato Kentucky, simili per forma e gusto ai sigari Toscano”.
La Manifattura Sigaro Toscano, con 400 dipendenti, ha un fatturato che si avvicina ai 100 milioni di euro con una produzione di quasi 200 milioni di pezzi e un export del 14%, segnata non solo da una ramificazione europea, soprattutto Spagna, Francia, Grecia e Germania, ma pure da promettenti sviluppi nell’Est Europeo (soprattutto Serbia) e in diversi altri Paesi, come Giappone, Canada, Australia, con un occhio di riguardo a India, Cina e Singapore e avamposti in Brasile e Argentina. Insomma, nel mappamondo della Manifattura Sigaro Toscano sono ben 53 le bandierine degli stati in cui è presente.
La forza dell’azienda del gruppo Maccafferi sta nell’aver sviluppato una elevata professionalità nelle risorse umane, a partire dalla mitiche sigaraie che, con rara abilità, confezionano a mano i più pregiati sigari toscani, a partire dal prezioso “Moro”, divenuti degni competitori dei cubani e che delizia per un crescente numero di appassionati. Basti pensare che sono oltre 500 gli eventi che ogni anno si svolgono in Italia per celebrare lo “stortignaccolo” e i suoi molteplici abbinamenti di qualità con cibi e bevande.
Altro punto di forza è la filiera, interamente autoctona, che poggia su circa 250 tabacchicoltori tra Toscana, Lazio, Umbria, Campania e Veneto, un centro di raccolta a Foiano della Chiana e due manifatture di produzione, quella storica di Lucca e quella di Cava dei Tirreni, dove tradizione e tecnologia si sposano in nome della qualità. Ovviamente Made in Italy.
di Dario de Marchi
02 Marzo 2016