A due mesi dall’inaugurazione dell’Expo Milano 2015, sono 8,5 milioni i biglietti sinora venduti per la manifestazione. Lo ha annunciato il commissario unico della manifestazione universale, Giuseppe Sala, a conclusione di una visita al Campo base logistico di Rho, ossia al cantiere, assieme al presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni; al sottosegretario lombardo per Expo Fabrizio Sala e all’ambasciatore per l’arte per Expo Vittorio Sgarbi.
Sala ha riferito di “8,5 milioni di contratti attivi, di cui 3,3 milioni in Italia con i nostri partner e 5,2 all’estero. In Cina sono stati venduti un milione di biglietti, 700 mila negli Stato Uniti dove arriveranno presto a un milione. A tale proposito l’articolo de The New York Times che parlava di ‘Milano come città da visitare per il 2015’, ha provocato un boost straordinario” ha detto Sala. “In Sudamerica lavoriamo con le comunità di seconda e terza generazione, siamo in corsa per i 10 milioni di biglietti venduti il giorno dell’ apertura”.
Ma Sala ha pure riconosciuto che “il lavoro da fare è ancora molto, ma ce la faremo. Il prossimo week end monteremo i primi tornelli ingresso e simuleremo il movimento delle persone e come orientarlo”. Nei cantieri dell’Esposizione Universale lavorano tra i 4.200 e i 4.800 addetti, 20 ore su 24, 6 giorni su 7, perché la domenica il turno è ridotto.
Per il pre-evento, la società Expo2015 aveva stimato di mettere in campo 35.000 lavoratori, 20.000 all’interno del sito, di cui 12.000 per i lavori e 8.000 per servizi e comunicazione,15.000 per le opere connesse, circa 7.000 nelle fabbriche che producono tutto quello che va in cantiere, per 5.000 aziende coinvolte, mentre 70.000 sono i lavoratori stimati durante l’ evento. “Il numero chiave rimangono le 20.000 persone per il pre-evento”, ha confermato Sala.
Per quanto riguarda la sicurezza, è stata approntata “una rete metallica alta 3,5 m”, che corre tutta intorno al sito”, anche con filo spinato, “con telecamere ogni 60/70 m e 2.000 all’interno del sito”. All’ingresso verrà effettuato “un controllo simile a quello aeroportuale, ma un po’ più leggero, sia sulle persone che sui mezzi”, ha assicurato Sala.
“Siamo uno dei pochi Stati dove si poteva realizzare Expo, perché ci sono tante bellezze da visitare, oltre ai padiglioni”, ha detto da parte sua il sottosegretario lombardo a Expo Fabrizio Sala, precisando che “le aspettative hanno superato quelle di 1 anno fa. La Regione Lombardia ha dato un impulso fondamentale ai contenuti e porterà tutti i link del nostro territorio all’interno del sito”, conclude.
I progressi delle opere e delle infrastrutture di Expo 2015 “sono evidenti”, ha commentato Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia. “Sono tornato a verificare lo stato di avanzamento lavori a distanza di quattro mesi e dall’ultima volta i progressi si vedono. Il lavoro è molto intenso, ci sono ancora alcune criticità, come il ritardo nella costruzione dei padiglioni di un paio di Paesi, ma ci sono le condizioni per terminare i lavori nei tempi previsti”.
Il governatore ha verificato anche lo stato di avanzamento del padiglione della Lombardia annunciando che “verrà presentato nelle prossime settimane”. Ed ha poi ricordato che “la Regione Lombardia, direttamente o tramite Infrastrutture Lombarde e le sue società, continua a dare il massimo supporto per quanto riguarda le opere di nostre spettanza. Fra due giorni ci sarà la riunione del sotto-tavolo infrastrutture, proprio per fare il punto della situazione sullo stato di avanzamento di tutte le infrastrutture di collegamento ad Expo, al quale spero sia presente anche il Governo”.
Per quanto riguarda i finanziamenti statali, il Governatore lombardo ha sottolineato che al Governo era stato chiesto un contributo di 25 milioni per intensificare il trasporto pubblico. “Se questi fondi non arriveranno, non potremo intervenire sui collegamenti fra la Lombardia e le altre regioni. Mentre i trasporti pubblici all’interno della Regione Lombardia verranno comunque potenziati. Se lo Stato non ci aiuterà, troveremo noi i soldi. Dovremo tagliare da qualche altra parte, ma lo faremo”, ha concluso Maroni.
di Giorgio Marin
2 Marzo 2015