I maestri fumisti vanno all’università, per diventare restauratori di stufe storiche. È l’iniziativa lanciata da Confartigianato imprese di Bolzano, che ha attivato una cooperazione con i maestri fumisti provenienti da Alto Adige, Austria, Germania e Svizzera.
“I motivi che ci hanno portato a organizzare di una cooperazione tra il mondo dell’artigianato e quello dell’università”, ha spiegato il presidente dei Fumisti lvh.apa, Stefan Theil, “sono stati immediatamente numerosi”.
“Da un lato, il crescente bisogno”, ha aggiunto, “di stufe restaurate con abilità, dall’altro la mancanza di una formazione continua di maestri fumisti su base scientifica in questo ambito, infine l’assenza di una pratica complementare per gli studenti in questo mestiere artigiano”.
La collaborazione internazionale tra artigianato e università si è sviluppata con grande costanza. Dopo diversi incontri tra i maestri di mestiere provenienti da Alto Adige, Tirolo del Nord e Voralberg con i rappresentanti dei musei austriaci, con i responsabili dei monumenti di Alto Adige e Tirolo del Nord, così come con i rappresentanti dell’università, è stato deciso di avviare un corso universitario per restauratori.
“Il passo successivo è stato quello di istituire un gruppo di progetto”, ha precisato Theil. “A comporlo Harald Stadler, responsabile dell’istituto archeologico presso l’Università di Innsburck, il maestro tirolese dei fumisti e dei ceramisti Erich Moser, l’archeologa Sarah Leib e la germanista Claudia Egg”.
“Proprio grazie a loro”, ha ricordato il presidente dei Fumisti, “è stato creato il corso universitario riservato ai restauratori di stufe storiche. Diciassette partecipanti, tra i quali maestri fumisti e ceramisti, studenti o laureati di Archeologia, Storia dell’arte ed Etnologia hanno potuto così ampliare la propria conoscenza frequentando un corso che è stato diviso in sei moduli da tre giorni ciascuno e il 9 settembre i partecipanti al corso hanno ottenuto il proprio certificato”.
“Durante le lezioni la perfetta integrazione tra aspetti teorici e pratici si è rivelata molto istruttiva, risultando dunque assai utile per chi era presente. Auspico vivamente che in futuro questo esempio venga seguito e che si possano concretizzare altri progetti del medesimo tenore”, ha concluso il presidente dei fumisti dell’Alto Adige.
19 settembre 2014
di Alberto Ercoli