Segnali di cauto ottimismo dal “ponte dell’Immacolata” per il turismo interno italiano. A trarre le prime valutazioni è la Federalberghi. “I programmi di viaggio dei nostri connazionali ci inducono a sperare che il ‘ponte dell’Immacolata’ possa portare un segnale a lungo atteso ed interrompere il trend di caduta dei consumi turistici degli italiani”. È questa la valutazione di Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, commentando i risultati di un’indagine previsionale sul ‘ponte’ turistico dell’8 dicembre svolta dalla Federazione con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions dal 1° al 4 dicembre, intervistando con il sistema C.A.T.I. (telefonico) 3.000 italiani maggiorenni rappresentativi di circa 50 milioni di consumatori dell’intera popolazione maggiorenne.
“Considerando infatti il momento di enorme difficoltà che l’economia nazionale sta vivendo ormai da oltre cinque anni”, ha sottolineato Bocca, “poter contare sul 9% della popolazione che può permettersi una seppur breve vacanza approfittando della circostanza favorevole che il calendario ci riserva, è un raggio di sole in un cielo purtroppo ancora ingombro di nuvole.
“L’indicazione complessiva che giunge dalla nostra indagine”, ha continuato il presidente degli albergatori italiani, “è di una voglia rinnovata di staccare la spina dal tran tran quotidiano, stando comunque molto attenti al portafoglio. Il dato è importante anche perché nella maggioranza dei Paesi europei l’8 dicembre non è un giorno festivo e, quindi, in questa occasione potremo contare solo su una parte di domanda internazionale che tuttavia continua ad indirizzare verso l’Italia flussi crescenti di clientela, aiutandoci ad attenuare lo shock provocato dalla caduta della domanda interna.”
“Inoltre le nevicate previste sia sull’arco alpino sia sulla dorsale appenninica potrebbero contribuire a spingere qualche altro connazionale a scegliere di trascorrere anche un solo pernottamento in una delle innumerevoli località sciistiche del Bel Paese”, ha concluso Bocca.
IL ‘PONTE’ IN ITALIA O ALL’ESTERO? – Sono oltre 5,4 milioni gli italiani in viaggio nei giorni del ‘ponte dell’Immacolata’, che trascorrono almeno 1 notte fuori casa. Questo numero equivale al 9,1% della popolazione. L’89,3%, pari a circa 4,9 milioni di italiani, rimane nel Bel Paese, mentre il 9,3%, pari a quasi 505 mila italiani, va all’estero, scegliendo per la quasi totalità le grandi capitali europee.
LE LOCALITÀ PIÙ GETTONATE – Sono le località montane, quasi a voler rispettare la tradizione, quelle più frequentate durante questo ‘ponte’ dell’8 dicembre. Il 38,9% di coloro che si muovono (pari a 1.9 milioni di italiani) le preferiscono ad altre mete. Il 26,4% (pari a 1,3 milioni di italiani) visita località d’arte maggiori e minori. Il 14,5% (pari a 703 mila italiani) va in località di mare ed un 4,1% (pari a 199 mila italiani) cogliendo questa occasione per ritemprarsi in località termali e del benessere.
DOVE ALLOGGIARE – La casa di parenti o amici è la struttura prescelta dal 30,1% dei viaggiatori, seguita dal 25,9% di chi si reca in albergo e dal 12% che si va in casa di proprietà.
I bed & breakfast sono scelti dal 6,8% dei viaggiatori, seguiti dai sempre più in auge rifugi alpini col 4,1% e dall’appartamento in affitto col 3,7% della domanda. I residence ospitano il 3,3%, i villaggi turistici il 2,4% come gli agriturismo che stanno sempre più perdendo quote di mercato.
LA SPESA COMPLESSIVA E LE NOTTI DI VIAGGIO – La spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), si attesta sui 262 €, importo che genera un giro d’affari lordo di 1,4 miliardi di €. Per chi rimane in Italia la spesa media è sui 231 €, mentre chi preferisce mete d’oltre confine la spesa media sale a 617 €. La durata media, infine, del soggiorno durante questo ‘ponte’ dell’8 dicembre, è di 2,6 notti trascorse fuori casa.
7 dicembre 2014
di Alberto Ercoli