Operatori turistici fiduciosi per il via ad una estate che coinvolgerà 55 milioni di vacanzieri. “È ormai ai blocchi di partenza la stagione turistica estiva 2016, alla quale guardiamo con profonda fiducia, nonostante le incognite determinate sia dalle incerte condizioni meteorologiche registrate finora nel nostro Paese, sia dal rallentamento dai mercati europei, sia dalle tensioni internazionali dovute alla crisi economica ed agli attacchi terroristici”, ha detto Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, commentando le analisi realizzate dal Centro Studi della Federazione che mettono in luce l’importanza che i grandi flussi del turismo estivo rivestono per l’economia nazionale e per la creazione di posti di lavoro.
Nel periodo giugno-settembre gli esercizi ricettivi italiani (alberghiero ed extralberghiero) accolgono circa 54,9 milioni di persone, per un totale di 235,7 milioni di pernottamenti, che equivalgono al 50% degli arrivi annui ed al 61% delle notti dormite.
I turisti stranieri in Italia generano quasi il 51% degli arrivi estivi (27,9 milioni), quota di mercato che si è sensibilmente ampliata negli ultimi anni (era infatti al 46% nel 2010), mentre il numero degli italiani è rimasto pressoché stabile.
“Si tratta di un trend che da un lato conferma il grande appeal che la destinazione Italia esercita nei confronti dei turisti di tutto il mondo e, dall’altro, ci ricorda che le famiglie italiane negli ultimi anni hanno dovuto stringere la cinghia per fronteggiare una crisi che non si è ancora conclusa”, ha aggiunto Bocca.
Nel dettaglio dei flussi internazionali è il tedesco la lingua più parlata sotto il solleone. La Germania è infatti di gran lunga il nostro principale mercato con 6,2 milioni di arrivi e 34,7 milioni di presenze durante l’estate, seguita dagli Stati Uniti (2,4 milioni di arrivi e 5,9 milioni di presenze) e dalla Francia (quasi 2 milioni di arrivi e 6,8 milioni di presenze).
Le località preferite dai maggiori fruitori stranieri dell’Italia in estate sono quelli di mare, i laghi e la montagna per i tedeschi, le terme e le città d’arte maggiori e minori per austriaci, francesi ed inglesi, le città d’arte maggiori e minori nonché le aree interne per gli statunitensi e le città d’affari/shopping ed il mare per i russi.
Per quanto riguarda i flussi interni sono gli accenti lombardi quelli che maggiormente si riconoscono nelle varie località turistiche. È infatti la Lombardia la regione che offre il maggior contributo all’economia delle vacanze estive con 6 milioni di arrivi, seguita dal Veneto con 2,5 milioni e dal Lazio con 2,4 milioni. Per la clientela italiana le località preferite in assoluto sono quelle marine maggiori e minori e le montane.
Sul fronte occupazionale durante l’estate le imprese del turismo diventano una vera e propria ‘fucina’ dando lavoro a poco più di 1,1 milioni di dipendenti, con un picco nel mese di agosto pari a circa 1,12 milioni. Il comparto alberghiero è quello che risente maggiormente della stagionalità con un numero di dipendenti ad agosto pari a 316 mila unità che risulta più che doppio (+111%) rispetto per esempio al mese di novembre (quando gli occupati sono 150 mila). La regione con più lavoratori è la Lombardia con circa 171 mila dipendenti, seguita dall’Emilia Romagna (113 mila), dal Veneto (108 mila) e dal Lazio (104 mila).
“Il valore aggiunto prodotto ogni anno dalle attività connesse al turismo”, ha sottolineato il presidente degli albergatori italiani, “è di circa 171 miliardi di euro pari all’11,8% del prodotto interno lordo che evidenzia la necessità di un forte impegno pubblico e privato a sostegno dello sviluppo del settore. In vista dell’approvazione del piano strategico nazionale sul turismo ribadiamo l’esigenza di incentivare la riqualificazione dell’offerta, contrastare l’abusivismo, ridurre la pressione fiscale, investire sulla promozione, potenziare le infrastrutture di supporto alla mobilità, semplificare le procedure, riformare il modello di governance”.
Arrivi dei turisti negli esercizi ricettivi italiani nel periodo giugno-settembre | |||
2010 | 2015 | 2015/2010 | |
Stranieri | 22.509.862 | 27.923.315 | + 24% |
– quota sul totale | 46,13% | 50,88% | |
Italiani | 26.283.566 | 26.954.787 | + 3% |
– quota sul totale | 53,87% | 49,12% | |
Totale | 48.793.428 | 54.878.102 | + 12% |
Fonte: elaborazioni Federalberghi su dati ISTAT (dati 2015 non definitivi) |
di Eleonora Albertoni
26 Giugno 2016