La crisi del turismo estivo 2014 c’è stata e nessuno lo nega. Ma per fortuna in Italia ci sono state case history di grande positività. Così, nonostante l’allarmata analisi di Federalberghi relativa alla scorsa stagione, il “Resort&Spa Riva del Sole”, di Castiglione della Pescaia, diretto dal general manager Carlo Castelli, ha registrato un ottimo andamento turistico per il terzo anno consecutivo, a dimostrazione di come la costante volontà di proporre servizi di qualità e l’attuazione di migliorie strutturali nel segno dell’eco-sostenibilità determinino la scelta degli ospiti, sia stranieri che italiani. Per questo, anche ai fini di cogliere i motivi di questo buon andamento, a Carlo Castelli abbiamo rivolto una serie domande per capire i motivi dell’andamento in contro tendenza.
D.: Qual è stato l’andamento turistico della struttura che dirige, Riva del Sole Resort&SPA, per l’anno 2014? Ci sa dire quante sono state le presenze da aprile ad oggi?
R.: Alla metà di settembre abbiamo registrato all’incirca 120.000 presenze totali.
D.: Avete registrato un incremento o una diminuzione rispetto alla stagione precedente? Se c’è stato un aumento, in che percentuale tra turismo italiano (quali Regioni) e turismo straniero (quali Paesi)?
R.: Federalberghi ha riportato un’analisi allarmante per la stagione passata, da cui risulta come il turismo alberghiero italiano abbia prodotto un risultato pari a zero rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Inoltre, il turismo italiano nemmeno nei mesi clou, luglio ed agosto, ha registrato un valore positivo, ma addirittura uno in negativo, mentre per il turismo straniero, come accaduto negli ultimi anni, c’è stato un leggero incremento. In questo contesto, naturalmente, parlare di aumento del numero di presenze non è possibile. A Riva del Sole abbiamo confermato la tendenza del turismo straniero, registrando questa estate numerosi ospiti tedeschi (21.500), svedesi (17.200) e svizzeri (11.000). Il turismo nazionale a Riva del Sole si è invece attestato finora intorno alle 57.000 presenze, tutte concentrate per lo più nel mese di agosto, dato che ipotizziamo possa aumentare prossimamente sia per via di un clima più mite e regolare, sia perché Riva del Sole si trova al centro del territorio maremmano, offrendo ai suoi ospiti non solo mare ma anche natura, benessere e cultura, interessi che spingono il turista a viaggiare al di là della stagionalità.
D.: La provenienza regionale del turismo italiano per lo più qual è stata?
R.:Anche quest’anno abbiamo registrato un maggior numero di ospiti provenienti per lo più dal Nord e Centro Italia, Lombardia e Piemonte in primis, ma anche Lazio, Toscana ed Emilia Romagna.
D.: Quale tipologia di turismo avete maggiormente avuto a Riva del Sole? Famiglie con bambini e non, coppie, single, business; chi vi ha scelto per le proprie vacanze?
R.: Riva del Sole è un luogo amato da una clientela trasversale; tendenzialmente, siamo i prediletti delle famiglie, specie se con bambini, in alta stagione, mentre in bassa stagione siamo scelti per lo più da coppie e dal settore business.
D.: Per quanto riguarda il turismo straniero, che riteniamo aumentato, è venuto in Toscana e specialmente nella vostra strutture ricettiva?
R.: Si, assolutamente. Da aprile a giugno, nel solo comune di Castiglione della Pescaia si sono registrate ben 32.000 presenze in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un aumento del 17% per quelle dei turisti italiani e del 6% per quelle degli stranieri. Ciò è stato possibile anche grazie alla nomina di Castiglione della Pescaia Comune Europeo dello Sport, che ha convogliato sul nostro territorio numerosissimi sportivi in occasione dei molteplici eventi organizzati. In questo contesto, Riva del Sole è risultata perfetta per le esigenze dei visitatori, grazie anche all’attenzione per la pratica di tante attività sportive sia da fare all’interno del Resort (tra le recenti modifiche strutturali abbiamo migliorato proprio l’area fitness) che nei dintorni. L’assenza di barriere architettoniche ci ha permesso, inoltre, di ospitare le nazionali paralimpiche inglesi, svizzere e neozelandesi, mentre siamo da anni location privilegiata degli atleti internazionali per gli allenamenti di Triathlon.
Tramite lo sport, dunque, l’incremento del turista straniero nel nostro territorio e nelle nostre strutture è stato possibile anche fuori stagione, sottolineando come, al di là delle bellezze dell’Italia, sia necessario per attirare i turisti stranieri anche possedere qualità di eccellenza, servizi adeguati e volontà di cooperazione con le istituzioni locali per la realizzazione di progetti di ampio respiro.
D.: Il turista straniero alla fine del suo soggiorno cosa ha apprezzato di più dei vostri servizi/natura?
R.: L’accesso diretto alla spiaggia privata e l’essere immersi in 27 ettari di pineta confinanti con una delle riserve italiane del WWF più belle, rende Riva del Sole un’attrattiva per gli amanti della natura, sicuramente la regina delle preferenze del turista straniero. Non da meno lo è la cultura, data la vicinanza di numerosi paesi e cittadine deliziose, come Vetulonia. Deriva da ciò che gli stranieri apprezzano di Riva principalmente il suo contesto ambientale e i numerosi servizi offerti agli ospiti per esplorare il territorio circostante (dalle facilities per bikers a quelle per gli amanti dell’equitazione), ma anche tutti i servizi che Riva del Sole ha al suo interno e che mette a disposizione dei propri ospiti. I numerosi negozi, dunque, ma anche il nostro centro nautico Riva Watersports, attrezzatissimo e tra i più grandi della zona, e i vari sport che qui possono praticare. Infine, l’accoglienza e l’attenzione con cui li seguiamo, senza dimenticare l’eco-sostenibilità della nostra struttura.
D.: Quali strategie/mezzi/progetti ha messo in campo per consolidare il cliente abituale ed “attirare” il nuovo Cliente sia italiano che straniero?
R.: La cura dell’ospite e delle sue esigenze sono sempre al primo posto; se un cliente ha dal luogo di vacanza ottimi servizi, qualità e cortesia, sicuramente ritorna. L’eccellenza è dunque l’obiettivo primario. Con la mia equipe, lavoriamo molto sui commenti che ci lasciano i nostri ospiti, al fine di migliorare sulla base anche delle loro indicazioni.
D.: Ritiene che il momento storico economico, che ha colpito tutti i settori ed anche quello turistico, sia in fase di miglioramento per il turismo? Se si, cosa secondo Lei hanno fatto gli hotel italiani? Se no, questi ultimi cosa dovrebbero piuttosto attuare?
R.: Il settore turistico è riuscito a mantenere negli anni passati, sebbene con una flessione, i buoni risultati di tenuta; la stagione che va a concludersi tra non molto, stando ai dati di Federalberghi, come anzidetto, dimostra invece un calo del turismo in Italia. Probabilmente, al di là di misure che il governo italiano dovrà necessariamente attuare per il settore, le strutture ricettive stesse dovrebbero migliorare l’offerta in rapporto alla qualità dei servizi dati e del prezzo richiesto per essi, curando la preparazione del personale ed incentivando quest’ultimo al continuo aggiornamento. Necessariamente, infatti, il settore dell’hotellerie dovrà preoccuparsi della qualità del servizio fornito agli ospiti; questi, a fronte di numerose proposte turistiche e di poca disponibilità economica, aumenteranno la selettività delle strutture dove trascorrere le proprie vacanze, prediligendo quelle che più si confanno alle loro aspettative. L’Italia è tra i Paesi più belli al mondo e la valorizzazione del nostro patrimonio, con conseguente aumento dei visitatori, dovrebbe essere interesse di tutti; avere più turismo implica un maggiore apprezzamento delle nostre bellezze, un maggiore ricircolo economico per tutti i protagonisti della filiera (dall’hotel, alle spiagge, agli esercizi commerciali) e quindi aumento di occupazione. Invece gli italiani per primi decidono mete diverse dal Bel Paese, con un generale nocumento del settore.
D.: Oltre alle variazioni del flusso turistico, sono cambiati anche i tempi di permanenza dei vostri ospiti, presumiamo. Se ciò corrisponde al vero, cosa sta facendo Riva per arginare i cambiamenti?
R.: Negli ultimi anni gli italiani in generale preferiscono soggiorni più brevi e distribuiti su vari periodi. Riva del Sole risponde a questa tendenza con proposte dedicate, ad esempio legate al benessere, al turismo gastronomico, alle famiglie ma anche ai genitori che da soli vanno in vacanza con i propri figli. Siamo in questo modo in grado di soddisfare molteplici esigenze e richieste.
D.: Per rispondere alle esigenze dei diversi tipi di clientela negli anni Lei ha molto migliorato l’aspetto ricettivo, oltre a quello ricreativo e congressuale. È soddisfatto delle migliorie realizzate finora? Quale sarà in linea di massima il suo obiettivo da qui a due anni? Dove interverrà nel prossimo anno?
R.: La stagione in corso si è aperta per Riva con numerose migliorie. Tra le novità, camere più spaziose e luminose, come la Riva’s Room Plus di 33 mq e le Riva’s Junior Suite, il top dell’offerta, entrambe con terrazzo, di 40 mq. Abbiamo, inoltre, terminato l’intera copertura del Resort con collegamenti a fibra ottica e rinnovato anche la parte congressuale, offrendo ben 8 sale che possono contenere dalle dieci alle trecento persone. Quest’anno, dunque, abbiamo cercato di migliorare più aspetti strutturali di Riva, cercando sempre di ben coniugare l’eco sostenibilità alle necessità dei nostri ospiti. Pertanto, intendo proseguire sulla stessa strada anche nel 2015, continuando la ristrutturazione del Resort sia sotto il profilo dell’ospitalità che dell’eco sostenibilità.
D.: Il congressuale/business di Riva come pensa di incentivarlo? Proporre la Struttura congressuale con pacchetti anche benessere/sport/gourmet è stata vincente?
R.: Penso proprio di sì. Riuscire ad offrire al settore business un unicum di servizi è raro; al di là degli spazi congressuali che abbiamo a disposizione, infatti, diamo all’ospite la possibilità di rilassarsi presso il nostro centro benessere, piuttosto che facendo un’ora di fitness o una sauna, o un tuffo, in piscina o al mare. Poter smaltire la tensione lavorativa tra una conferenza e l’altra di una giornata di lavori non è cosa da poco; è stato provato, del resto, come il lavorare in un ambiente piacevole sia maggiormente produttivo anche dal punto di vista della qualità. È in crescita, inoltre, il trend della formazione aziendale che privilegia corsi di team building e per i quali sono indicate le strutture alberghiere che dispongono di ampi spazi all’aperto. Riva sicuramente risponde a queste esigenze e credo, dunque, che questo sia il nostro punto di forza.
D.: La cultura dell’eco-sostenibilità, sempre più tema attuale, in che misura è stata apprezzata dai vostri ospiti italiani? Come intende approfondirla per il 2015?
R.: L’eco-sostenibilità non è ancora una cultura propria dei nostri connazionali, a differenza di quella degli scandinavi. Tuttavia, negli ultimi anni è molto aumentata anche negli italiani l’attenzione al green, al mangiare sano, alla preservazione del nostro patrimonio naturale ed i nostri ospiti italiani apprezzano ogni anno di più ciò che Riva compie all’insegna dell’eco-sostenibilità. Di conseguenza, l’essere una struttura totalmente eco-friendly e priva di barriere architettoniche, richiede continui aggiornamenti anche tecnologici oltre che strutturali, che continueremo a ricercare e realizzare alacremente.
D.: In qualità di General Manager di Riva l’organizzazione e la gestione delle risorse umane che posto occupa? Ovvero come distribuisce le attuali risorse?
R.: La formazione del personale è sin dall’inizio dell’ incarico punto cruciale della mia attività. Credo poi che bisogna puntare sui giovani. Da anni, pertanto, ho avviato un’importante collaborazione con l’Ente Bilaterale Turismo e con Federalberghi di Grosseto, grazie alla quale vengono proposti corsi formativi per i giovani e corsi di specializzazione ed aggiornamento per i dipendenti di Riva. Come l’anno scorso, poi, grazie alla sinergia con la Scuola superiore alberghiera e del turismo di Bellinzona, abbiamo ospitato per una vacanza studio i loro allievi, mentre alcuni stagisti del “Progetto Giovani Si”, promosso dall’Ente Bilaterale del Turismo della Regione Toscana, hanno potuto partecipare a numerosi osservatori dell’area food&beverage.
Da una buona preparazione del personale deriva un ottimo lavoro, che incide anche sull’andamento generale della stagione e sulla fidelizzazione dei clienti; gratificare pertanto i miei collaboratori con dei premi, penso sia il modo migliore per ringraziarli per il lavoro svolto e l’impegno messo.
29 novembre 2014
di Dario de Marchi