Venissa vince la seconda edizione del “Premio Giovani Imprese – Believing in the Future”, ideato e promosso dalla Fondazione Altagamma. L’azienda entra così a far parte come Honorary Member della Fondazione che riunisce i più grandi marchi del made in italy, da Bottega Veneta e Versace al Bulgari Hotel, da Ornellaia, Ferrari e Riva a Moroso.
Venissa è stata selezionata dall’advisory board composto da Davide Paolini (giornalista gastronomico), Antonio Cristaudo (Pittimmagine), Stefania Lazzaroni (Fondazione Altagamma), Piero Lissoni (designer), Sara Maino (Vogue Italia), Cristina Morozzi (Istituto Marangoni Design), Walter De Silva (designer), Ettore Mocchetti (Traveller), Luca Martines (Yoox Net-à-Porter Group).
Il premio come Giovane Impresa nel campo dell’hotellerie è stato assegnato dalla giuria composta da Andrea Illy e tutto il Board di Fondazione Altagamma, oltre ai partner del Progetto: Franca Sozzani, Direttore Responsabile de L’Uomo Vogue e Vogue Italia, Raffaele Jerusalmi, CEO di Borsa Italiana, Harald J. Wester, CEO di Maserati, Bruno Busacca, Dean di SDA Bocconi.
Matteo Bisol, che ha ritirato il premio per Venissa, afferma con orgoglio: “Essere premiati dal gotha del Made in Italy ci riempie di soddisfazione. La Venezia Nativa è un arcipelago di isole uniche, cariche di fascino e di storia, sempre più amate dai viaggiatori di tutto il mondo. Questo premio, ricevuto per l’hotellerie, si somma ad altri due riconoscimenti ricevuti nell’ultimo mese: le Super Tre Stelle di Veronelli assegnate al nostro vino Venissa 2012, ormai noto tra i grandi collezionisti e appassionati di tutto il mondo, e la stella Michelin assegnata al Ristorante Venissa, che anche quest’anno è stato l’unico ristorante al mondo a ricevere questo riconoscimento con un laboratorio di quattro Chef al comando della cucina.”
Il Venissa Wine Resort, premiato dalla Fondazione Altagamma, è considerata una delle location più “cool” di Venezia, tanto che ora ci vogliono mesi per prenotare una camera. La famiglia Bisol, che crede molto nella Venezia Nativa, ora si sta concentrando su un nuovo progetto: un Albergo Diffuso che si chiamerà “Casa Burano” e che Gianluca Bisol descrive così: “All’esterno le case hanno mantenuto l’anima dell’isola, con le facciate colorate come da tradizione; all’interno sono state arredate con il contributo delle migliori aziende di design del Veneto, che hanno affiancato gli artigiani locali nelle ristrutturazioni. Le case sono diffuse nell’Isola, in più edifici, per far vivere all’ospite l’atmosfera magica del paese e favorire il contatto con gli abitanti locali, persone splendide con una vita e valori di altri tempi”.
di Elena Crepas
23 Dicembre 2016