Cina e Italia sempre più vicine nelle relazioni professionali che si consolidano. Cresce la ricerca di economisti e di ingegneri, ma cala quella di addetti alle vendite del settore lusso. È quanto emerge dall’edizione 2016 dell’”Italy China Career Day”, organizzato dalla Fondazione Italia Cina e Associna, in collaborazione con Assolombarda e con la sponsorizzazione di Young Digitals, partner Camera di Commercio Italo Cinese, Confartigianato e AlmaLaurea. Così, dopo gli ultimi due anni che hanno visto protagonisti i grandi brand del fashion, si torna agli esordi con in prima fila i profili più tecnici.
Alla sesta edizione in Assolombarda, a Milano, aziende e candidati – cinesi e italiani con competenze rivolte alla Cina, alla sua lingua, alla sua cultura ed al suo mercato – hanno potuto incontrarsi per colloqui conoscitivi. Sono 348 i curricula arrivati per candidarsi ai abboccamenti che si sono tenuti subito dopo le sessioni mattutine e pomeridiane di formazione per candidati e aziende: 175 quelli selezionati, 173 quelli rifiutati. I settori di provenienza dei candidati che hanno anche più competenze sono: economia e commercio (124), lingue orientali (79 senior e 76 junior), luxury and retail (40), ingegneria (37), design e architettura (21), turismo (19), informatica e matematica (17), giuridico (7), agroalimentare (5), spettacolo e cinema (5), chimico (4), musica (1), sport (1).
Diciassette le aziende che hanno partecipato alla giornata: tra loro, oltre allo sponsor Young Digitals e a Elica, unica azienda ad aver partecipato a tutte le sei edizioni del Career Day, anche Pirelli Industrial, Manuli Rubber Industries, Genertec Italia, Technogym, Pelliconi & C., Adecco Italia, Biesse, DFS Italia, Brembo, O.L.C.I. Engineering, Flamma, Tricodor Guffanti, Oltrefrontiera Progetti, Consea e Aumai. Metalmeccanico, automotive, chimico-farmaceutico, agenzie del lavoro, consulenza e trading, commercio, fitness & wellness, grande distribuzione, chimica gomma, marketing e commercio, imbottiture e installazioni i settori coinvolti.
“Obiettivo dell’Italy China Career Day è di colmare quei vuoti che ancora esistono nell’ambito della formazione interculturale e nel reclutamento di personale specializzato”, – ha dichiarato Margherita Barberis, direttore generale della Fondazione Italia Cina,”e come da nostra missione, vogliamo fornire un concreto aiuto alle aziende nell’individuazione di profili professionali che rispondano alle loro esigenze in continua evoluzione”.
Da parte sua Chiara Fanali, responsabile mercato e Internazionalizzazione Assolombarda, ha sottolineato che “la Cina non è un mercato facile per le aziende ma, se approcciato nel modo giusto, può dare grandi soddisfazioni. Avere personale qualificato è un elemento di forza per garantirsi una presenza strutturata in questo mercato”.
Gli ha fatto eco Huang Yongyue, console generale aggiunto del consolato della Repubblica Popolare Cinese in Milano, affermando che “per le aziende italiane trovare personale qualificato è una grande opportunità per lo sviluppo in Cina. E per le aziende cinesi aiuta l’integrazione con la società locale”. “Questo dell’’Italy China Career Day’ è un appuntamento di vera collaborazione tra Italia e Cina. Le aziende hanno capito che chi non si internazionalizza oggi è tagliato fuori”, ha concluso Bai Junyi, presidente di Associna.
di Valentino Vilone
30 Aprile 2016