Il trofeo di miglior sommelier d’Italia va in laguna. Ottavio Venditto, 28 anni, padovano ma che lavora nel ristorante al Lido di Venezia “La Tavernetta”, è il Miglior sommelier d’Italia 2014. Ha conquistando il titolo nazionale del Premio Franciacorta. Seconda è Valentina Merolli Porretta, 40 anni, fiorentina, e terzo Luca Degl’Innocenti, 25 anni, di Arezzo. Il riconoscimento viene assegnato dal 1967 dall’Associazione italiana sommelier (Ais) e dal Consorzio Franciacorta ”per affermare la cultura della qualità nel mondo dell’enogastronomia”.
“Se oggi nel nostro Paese si beve meglio e soprattutto con maggiore senso di responsabilità”, ha dichiarato Antonello Maietta, presidente dell’Ais, “è anche grazie al contributo dei sommelier che, nei ristoranti, nelle enoteche, nelle aziende vitivinicole e ultimamente anche negli ipermercati, interpretano al meglio il ruolo di comunicatori del vino di qualità”.
Venditto si è scontrato con tredici concorrenti arrivati da tutta Italia, che hanno affrontato nella mattinata la selezione dalla quale sono usciti anche gli altri due finalisti, entrambi toscani: Luca Degl’Innocenti, della delegazione di Arezzo, e Valentina Merolli Poretta, rappresentante della delegazione di Firenze.
I tre contendenti si sono poi dovuti sfidare in una serie di impegnative prove: la degustazione, la descrizione organolettica e il riconoscimento di tre vini; la degustazione, la decantazione e il servizio di un vino rosso; l’accoglienza dei clienti e la presa dell’ordine in lingua straniera (in inglese o in francese, a scelta dei singoli); un abbinamento cibo-vino, motivandone la scelta; una prova di comunicazione a partire da una traccia assegnata dalla commissione giudicante.
Al termine delle valutazioni, la commissione giudicante, composta da una Giuria tecnica, una Giuria istituzionale e una Giuria di giornalisti, ha assegnato il titolo di “Miglior Sommelier d’Italia – Premio Franciacorta 2014” a Ottavio Venditto, che conclude così un percorso da non dimenticare: già vincitore del Master of Friulano nel 2012, in pochi mesi Ottavio ha, infatti, conquistato il Master del Sangiovese, il Nebbiolo Master e ora l’ambitissimo titolo nazionale.
“Un successo che ci riempie di orgoglio”, ha commentato Marco Aldegheri, presidente di Ais Veneto, “e che conclude degnamente il 2014 della nostra Associazione. Questo titolo ci conferma che oggi i corsi Ais sono di alto livello e preparano i nostri soci ad affrontare competizioni durissime, in cui non serve solo conoscenza ma anche esperienza e capacità di adattamento. Ottavio è stato bravissimo e ne siamo tutti fieri ma speriamo che, con l’avvio dei nuovi corsi a gennaio 2015 e della scuola concorsi di Ais Veneto, al suo nome se ne aggiungano presto molti altri”.
A complimentarsi con Ottavio Venditto è anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “Ci tengo a fare i miei complimenti ad Ottavio per il prestigioso premio ottenuto, che testimonia ancora una volta il legame del Veneto con il mondo del vino. Questo prodotto non è solo un volano prezioso per la nostra economia, ma rappresenta un elemento importante delle nostre tradizioni. Si tratta di un riconoscimento importante, che richiede non solo una grande passione per un mondo straordinario come quello del vino, ma anche studio e preparazione per conoscere gli aspetti tecnici che stanno a dietro alla realizzazione di questo prodotto”.
Zaia ha aggiunto che il riconoscimento si contestualizza “in una regione, come il Veneto, dove abbiamo quasi 80 mila ettari di vigneto, 28 mila azienda agricole, 9 milioni di ettolitri di vino, circa la metà dei quali sono a Doc e Docg. Si tratta di numeri da primato che rendono le nostre produzioni un punto di riferimento per mercati nazionali e internazionali. Il mio grazie va ad Ottavio che ha portato il Veneto sul gradino più alto del podio e rappresenta senza ombra di dubbio un esempio per i tanti giovani che vogliono conoscere a fondo un prodotto come il vino che è un ottimo testimonial di un’agricoltura d’eccellenza come quella veneta”.
6 dicembre 2014
di Enos Caneva